Rifiuti, indagini interne della Regione su 18 comuni

Dopo il caso di Partinico, dove il sindaco Maurizio De Luca ha denunciato che parte dell’immondizia raccolta veniva ributtata in strade secondarie, anziché in discarica, si allargano i controlli della Regione su altri 18 comuni, tra cui Terrasini, Balestrate, Trappeto, Giardinello, Borgetto e Montelepre. Il dipartimento Regionale Acqua e rifiuti cerca di capire come sia possibile che durante i giorni in cui i sindaci di questi enti locali denunciavano l’emergenza igienico sanitaria nei rispettivi territori comunali, i dati di raccolta o smaltimento in discarica non fossero tali da legittimare una crisi. L’indagine amministrativa così come scrive oggi il Giornale di Sicilia, cercherà di far luce proprio su questi dati che sembrano non combaciare. Si tratta di ipotesi da verificare. L’assessore Regionale Alberto Pierobon ha anche attivato l’Arpa, per capire se i dati ricevuti dai comuni finiti sotto la lente di ingrandimento, siano discordanti o incompleti. Il dipartimento sospetta che dietro i dati incompleti possa esserci la manovra di qualcuno per creare l’emergenza. Si tratta di una indagine interna che è ancora agli inizi. In pratica al dipartimento regionale Acque e rifiuti giungono informazioni dai Comuni stessi non in linea poi con i fisiologici andamenti o con quanto addirittura dichiarato dagli stessi uffici. Si tratta di numeri definiti dallo stesso Pierobon “illogici” e che gli impediscono di programmare interventi con precisione.

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