Grande Passo 3. Confermate le condanne per il clan di Corleone

Erano stati intercettati mentre parlavano di volere uccidere l’allora ministro degli Interni Angelino Alfano che, avrebbe dovuto fare la fine di John Kennedy, sostenendo che il presidente degli Stati Uniti, il 22 novembre del 1963 venne assassinato proprio dalla mafia siculo americana. Lamentavano le restrizioni del 41 bis che mettevano in difficoltà i boss detenuti e rendevano difficili i collegamenti e le comunicazioni fra di loro. Gli intercettati furono arrestati dai carabinieri del gruppo Monreale a novembre del 2015, nell’ambito dell’operazione “Grande Passo 3” contro la mafia del corleonese. Adesso la Corte d’Appello ha confermato le condanne inflitte in primo grado per sei imputati. La pena più alta 15 anni –riporta il Giornale di Sicilia- per Rosario Lo Bue, il presunto capo mandamento che avrebbe preso il posto di Totò Riina. Sei anni e otto mesi Pietro Pollichino, nove anni e otto mesi Vincenzo Pellitteri, (condanna lievemente ridotta rispetto al primo grado), otto anni e otto mesi per Salvatore Pellitteri, nove a Roberto Pellitteri e Salvatore Pellitteri. La Corte d’Appello ha inoltre confermato i risarcimenti alle parti civili: dieci mila euro ciascuno per i Comuni di Corleone e Chiusa Sclafani e mille euro per il centro Pio La Torre.

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