Partinico. Rifondazione Comunista: “la distilleria lavora nel disinteresse generale”

“Ancora una volta nel silenzio di interessati o di ciclici mistificatori, la campagna delle vinacce della distilleria procede ed é in fase di conclusione finale nell’assoluta mancanza di controlli da parte e del Comune e di altri organi dello Stato. Una seria amministrazione comunale avrebbe dovuto verificare se alcune norme minime di rispetto dell’ambiente fossero state osservate dall’industria.” Lo denuncia Toti Costanzo, presidente del circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista di Partinico.
“Nelle regioni che ospitano distillerie ed hanno riguardo della salute dei cittadini e dell’ambiente – prosegue Costanzo – lo stoccaggio temporaneo delle vinacce prevede una corretta gestione ambientale, in particolare per quanto riguarda il relativo percolato, che si produce anche solo dalla semplice pressatura del cumolo; è quindi consigliabile le vinacce vengano conservate in appositi container oppure su platee cementate, possibilmente coperte, con pozzetto di raccolta del liquido.
Ovviamente a Partinico alla distilleria è consentito continuare ad operare nell’assoluta autonomia gestionale senza il benché minimo controllo.
Il  Partito della Rifondazione Comunista di Partinico – conclude la nota – solo per sua dignità tenuto conto del disinteresse di amministratori che tacciono colpevolmente , denuncia ancora una volta all’opinione pubblica come  l’attuale amministrazione ha svenduto la dignità della politica della nostra città sull’altare di interessi di gruppi economici e per la costruzione di nuove e vecchie clientele.”

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