Fallimento Aps. Stop alla restituzione delle reti idriche, infuriato il sindaco di Cinisi

Era prevista per le 10.00 di ieri mattina la riconsegna delle reti idriche di Cinisi al Comune, ma alle 9.30 il sindaco Salvatore Palazzolo riceve dalla sezione fallimentare del Tribunale di Palermo la sospensione della restituzione degli impianti e va su tutte le furie, perché ritiene illegittimo il provvedimento. L’ultima decisione in materia di ripubblicizzazione dell’acqua sarebbe stata presa dall’assessore regionale Nicolò Marino, senza interpellare –dichiara il sindaco di Cinisi- i comuni che fanno parte della fallita Aps. Marino ha infatti raggiunto un’intesa con il Municipio di Palermo, che dovrebbe portare alla costituzione di un consorzio guidato dall’Amap, dopo che l’ipotesi Eas è tramontata. L’assessore all’Energia ha comunicato il progetto al tribunale, perché ne tenesse conto e così è stato. Ma il sindaco Palazzolo è pronto a presentare un esposto in Procura contro Marino, perché –dice- “non ho firmato e non firmerò nessun accordo del genere. In questo modo si calpesta l’autonomia dei Comuni”. Il sindaco di Cinisi inoltre impugnerà il provvedimento del Tribunale, perché illegittimo. La vicenda riguarderebbe anche altri Comuni che avevano manifestato la volontà di avere restituti gli impianti, ma a questo punto la riconsegna delle reti idriche si arresta. Adesso entro il prossimo 15 gennaio, l’assessore Nicolò Marino dovrà comunicare al Tribunale lo stato della costituzione del consorzio che gestirà il servizio idrico integrato, questo è quanto si legge nel provvedimento della sezione fallimentare.

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