Balestrate, la scuola Rettore Evola vince il premio nazionale del Fai: trionfa la storia del vino e del mango

La storia di Balestrate e lo sviluppo dell’economia locale, dal vino al mango, trascinano ancora una volta il paese a un successo. Protagonista dello straordinario risultato è l’istituto comprensivo Rettore Evola guidato dal dirigente scolastico Benedetto Lo Piccolo, che è risultato vincitore del premio nazionale del Fai, il Fondo ambiente italiano, nell’ambito del programma “Agri-cultura”, per la valorizzazione e la protezione dei paesaggi rurali. Balestrate entra così a far parte dell’atlante dei paesaggi rurali istituito dal Fai. Martedì 28 maggio i vincitori racconteranno i loro progetti in una speciale cerimonia online, in diretta su www.faiscuola.it.  Il Fai dal 1975 si impegna ogni giorno per proteggere la bellezza del nostro Paese e per raccontarla agli Italiani di oggi e a quelli di domani. Sono otto in tutta Italia le scuole dell’infanzia premiate tra cui Balestrate. 
Il progetto, coordinato e portato avanti dall’insegnante Marina Scaramiglia, ha coinvolto circa 75 piccoli alunni dell’infanzia del plesso Mattarella, che hanno preso parte ad attività formative e didattiche per riscoprire la storia del territorio e lo sviluppo agricolo e sociale. Immaginando una piccola ape in volo nel tempo, i bambini hanno recuperato le antiche tradizioni culturali e agricole del territorio caratterizzato da una forte produzione vitivinicola, fino a scoprire ai giorni d’oggi le produzioni locali di frutta tropicale con visite guidate nei campi.
Per questo progetto le insegnanti sono state aiutate e supportate dalla biblioteca parrocchiale, dalla cooperativa di comunità Terre delle Balestrate, dal gruppo social “Balestrate di una volta” e dalla famiglia Valenti del luogo che ha concesso alcune foto storiche. 
“Un grande risultato per Balestrate e per la scuola – afferma il dirigente scolastico, Benedetto Lo Piccolo – che conferma l’importanza di coniugare l’istruzione tradizionale alla valorizzazione del territorio, anche per favorire il rispetto dell’ambiente da parte dei più piccoli”. Per Marina Scaramiglia, ideatrice del progetto, “è stata un’esperienza formativa che ha condotto i bambini a osservare, sperimentare e verificare con i cinque sensi. L’esperienza diretta che si affida alla pratica, all’osservazione diretta e indiretta, ha favorito lo sviluppo di capacità e di comportamenti che sostengono la maturazione del pensiero di cittadino attivo”.

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