Il primo meeting guide turistiche al Castello di Carini è un successo: in 80 alla scoperta delle bellezze locali

Ottanta guide turistiche, provenienti da tutta la Sicilia, questa mattina hanno partecipato al primo meeting a loro dedicato al Castello di Carini. L’evento, organizzato dall’associazione Jonathan Livingston, ha visto protagonisti i beni culturali del Comune e quelli dell’Arcipretura. “Un momento importante per la comunità Carinese. Oggi – ha detto Enrico Vivona, della Jonathan Livjngston – vi presentiamo il nostro patrimonio, un patrimonio importante. Oggi facciamo un passo avanti nel percorso di reinserimento di Carini negli itinerari turistici. Il Comune, infatti, pur essendo un territorio che ha molto da offrire per troppo tempo è rimasto fuori dai circuiti del settore”. 

“Grazie della vostra partecipazione. Carini di solito – ha detto il sindaco Giovì Monteleone nel suo intervento di apertura – viene identificata con il Castello che oltre ad avere una valenza architettonica ha anche una storia vera e interessante dietro, quella della baronessa Laura Lanza che ancora oggi desta molta curiosità per i suoi retroscena ancora avvolti dal mistero. Oltre al Castello però il nostro territorio ha tanti altri tesori nascosti. Alcuni di proprietà dell’Arcipretura grazie all’arciprete Giacomo Sgroi sono stati aperti e resi fruibili; ci sono poi il Chiostro dei carmelitani e il museo Civico, le catacombe paleocristiane di Villagrazia, la grotta dei puntali e c’è un’area archeologica dove, grazie al lavoro della Sovrintendenza e all’associazione Archeofficinaogni anno si scava per portare alla luce l’antica Iccara. Insomma il nostro itinerario è molto interessante e può impegnare una intera giornata. Stiamo inoltre lavorando all’apertura di un museo delle catacombe e ci stiamo attrezzando con i servizi: a febbraio abbiamo potenziato il servizio navetta che collega piazza Sant’Anna con il centro storico”.

“Le chiese, i luoghi di culto sono di tutti e – ha detto l’arciprete Giacomo Sgroi – non possono restare chiusi. Dietro un edificio cristiano infatti c’è la fede, ma c’è anche il sacrificio economico e l’impegno dei nostri antenati. Era un obiettivo personale renderli fruibili e grazie anche all’architetto Lorenzo Talluto, delegato per la valorizzazione dei beni artistici e culturali dell’Arcipretura, ci siano riusciti rendendo partecipi del progetto anche i giovani che oggi volontariamente accompagnano i turisti alla scoperta delle nostre chiese”.

Dopo i saluti le guide, iscritte all’Associazione guide turistiche Palermo, all’associazione guide turistiche italiane e all’associazione guide turistiche d’Italia a seguire hanno visitato la chiesa madre “Maria Santissima Assunta”, l’Oratorio del Santissimo Sacramento, la chiesa, il Chiostro dei Carmelitani e il Museo civico, la chiesa degli Agonizzanti, la chiesa San Vincenzo Ferreri, il Castello e il borgo medievale che lo circonda e ascoltato la storia di questi monumenti che è stata loro raccontata dall’architetto Lorenzo Talluto e da Enrico Vivona. Al termine del tour i partecipanti al meeting hanno degustato il pranzo a buffet preparato dall’istituto alberghiero Ugo Mursia di Carini che ringraziamo per la collaborazione. Adesso che le conoscono, le guide si faranno promotrici delle bellezze del territorio raccontandole ai turisti che accompagneranno alla scoperta del territorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture