Carini, azienda Seli-Kab verso il rilancio: stabilizzati 27 lavoratori

Seli-Kab, l’azienda verso il rilancio. Oggi incontro in Confindustria. Soddisfatta la Fiom: “L’attività si è consolidata, stabilizzati 27 lavoratori, garantite commesse per i prossimi 5 anni”. Al via anche la trattativa per l’accordo di secondo livello    

Palermo 19 dicembre 2023 – Dopo anni di incertezze, si consolida a Palermo l’attività della Seli-Kab di Carini, acquisita un anno e mezzo fa dalla Tecno System di Torino.

In un incontro che si è svolto oggi nella sede di Confindustria, la multinazionale che ha il controllo dell’azienda che si occupa di produzione di hardware all’interno dello stabilimento di Italtel, ha confermato ai sindacati il mantenimento dei carichi di lavoro con la prospettiva di un’ulteriore crescita per i prossimi 5 anni. 

“L’azienda ha anche provveduto a stabilizzare decine di lavoratori assunti in somministrazione. Un risultato importantissimo –dichiarano il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti, la segretaria Fiom Giovanna Loddo e Carmelo Calò, rsu e rls Fiom in Seli-Kab – che ha riguardato 27 dipendenti in staff leasing, che adesso ottengono un contratto a tempo indeterminato e prospettive uguali a quelle degli altri 116 dipendenti. L’azienda ha anche effettuato investimenti nell’acquisto di nuove attrezzature e di nuovi clienti. Per il prossimo quinquennio arriveranno nuove commesse e proseguirà la crescita del fatturato”. 

Nei giorni, scorsi, in un’assemblea unitaria in azienda con tutti i lavoratori, è stata ratificata una piattaforma per un accordo di secondo livello che prevede premi sull’attività, aumento dei buoni pasto, indennità contrattuali e diritti individuali, come il riconoscimento delle malattie etc. 

L’assemblea ha votato all’unanimità la piattaforma, sulla quale adesso inizia la trattativa. Prossima riunione in Confindustria, nella seconda decade di gennaio. 

“Esprimiamo la nostra soddisfazione – aggiungono Foti, Loddo e Calò – Lo stabilimento nel 2017 ha rischiato la chiusura e questi lavoratori provengono da un periodi di grandi sacrifici. Ai tempi siamo riusciti a mantenere aperta l’azienda e oggi finalmente la situazione è diversa e vogliamo portare nuovo salario e diritti ai lavoratori”.

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