Cantieri edili, la Fillea Cgil Palermo esprime soddisfazione per il risultato dei controlli ispettivi nei cantieri

La Fillea Cgil Palermo esprime apprezzamento per l’operazione eseguita dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, in sinergia con l’Arma territoriale e gli ispettori Inl, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento i livelli di sicurezza adottati in 18 imprese, principalmente del settore edile principalmente, portando allo scoperto violazioni per e omissioni per quasi 600 mila euro. 

“Mentre a Palermo abbiamo assistito in questi mesi a un’impennata di morti sul lavoro nei cantieri edili, il dato di quasi il 50 per cento di lavoratori trovati in nero in queste 18 imprese è la prova che su salute, sicurezza e lavoro irregolare il settore delle costruzione resta quello dove si registrano le maggiori irregolarità  – dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo –  Nonostante l’introduzione del Durc di congruità (documento unico di regolarità contributiva), che ha fatto emergere tantissimo lavoro irregolare, nei cantieri edili le imprese continuano indenni a utilizzare lavoratori in nero e a non rispettare le leggi”.  

“Rispetto a quest’ultima operazione, immaginiamoci quale sarebbe il risultato se si mettesse a regime una task force con un numero congruo di ispettori come chiediamo da tantissimo tempo.  La Fillea – aggiunge Ceraulo – continuerà la sua attività di monitoraggio e di denuncia nei cantieri per segnalare le inadempienze sia contrattuali sia in materia di salute e sicurezza. Guardiamo inoltre con favore all’invio di altri 100 ispettori Inl in Sicilia a partire da gennaio. L’unico modo per arrestare l’emergenza di morti e infortuni è passare al setaccio tutti i cantieri e sanzionare le imprese che non utilizzano l’opportuna segnaletica, che non distribuiscono i dispositivi di sicurezza individuali agli operai, che saltano i passaggi della formazione specifica die lavoratori”. 

La Fillea ribadisce la richiesta del tavolo sulla sicurezza in Prefettura. “Torniamo a chiedere al nuovo prefetto – aggiunge Ceraulo – come abbiamo già fatto unitariamente il 13 novembre al corteo per le morti bianche nei cantieri edili,   la ricostituzione del tavolo permanente su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la partecipazione di tutti i soggetti preposti alla tutela e salute e sicurezza nonché delle organizzazioni  sindacali degli edili e degli enti bilaterali di settore”.

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