Partinico, Rifondazione Comunista attacca giunta Rao per aumento indennità di carica

“Nel silenzio pressocché generale, la giunta Rao aumenta i propri stipendi con un provvedimento che costerà ai cittadini circa 100 mila euro all’anno. 
Esprimiamo il nostro più deciso dissenso nei confronti di una decisione che rappresenta un atto moralmente indegno e un insulto alle difficoltà che, in un periodo di crisi economica generale, soprattutto le famiglie stanno vivendo”. 

A scriverlo in una nota è la segreteria cittadina del partito della Rifondazione Comunista che aggiunge: “Nessun alibi è utile a giustificare questa incresciosa scelta. Infatti: l’adeguamento delle indennità ai sensi delle nuove leggi regionali e nazionali è una POSSIBILITA’ e non un obbligo normativo per le amministrazioni comunali; il contributo regionale per il solo triennio 2023-2025 copre solamente meno del 30% dei maggiori costi che il Comune sosterrà e dal 2026 non vi sarà più alcun contributo regionale. A rendere ancor di più inaccettabile questo aumento degli stipendi è una delle tante promesse da marinaio che il sindaco Pietro Rao aveva lanciato dai palchi della campagna elettorale, ossia che avrebbe perfino rinunciato alla sua intera indennità. 
Cosa ovviamente che si è subito rimangiato il giorno successivo alla sua elezione. Non solo non rinuncia neanche ad un euro, ma anzi aumenta la propria retribuzione di quasi il 40%. Rivendichiamo orgogliosamente – prosegue Rifondazione Comunista di Partinico – ciò che negli anni abbiamo sempre detto e fatto sul tema. I nostri consiglieri comunali hanno costantemente presentato proposte per diminuire l’indennità del 30%. Proposte ovviamente sempre bocciate dalla maggioranza del consiglio comunale. In più il compagno Emiliano Puleo, nella penultima consiliatura, ha persino restituito tutti i gettoni di presenza percepiti alle casse comunali, dimostrando un autentico impegno per la causa pubblica. È incredibile invece che, al cospetto di una scelta così ingiustificabile, vi sia un silenzio assordante. Ci saremmo aspettati un’aspra battaglia politica e, invece, l’unica voce di dissenso proviene come al solito dal nostro partito. Tutto il resto della politica locale è immerso in un imbarazzante mutismo. Ci auguriamo – conclude Rifondazione Comunista – che l’amministrazione comunale riconsideri la scelta e onori la promessa fatta ai cittadini durante la campagna elettorale”.

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