Carini, al castello audio guida parlante con qr code
Carini città parlante grazie ai qr code, inaugurato il percorso interattivo al Castello: 13 i punti di interesse dell’audioguida
Dare lustro e voce a Carini e ai suoi monumenti, partendo dal Castello La Grua Talamanca. È questa la mission del progetto Carini Città parlante, ideato dall’Associazione Jonathan Livingston Odv e presentato oggi, che gode del patrocinio del Comune.
Scansionando il Qr code presente nelle tabelle mobili, posizionate lungo il percorso obbligato di visita del monumento simbolo di Carini, da adesso sarà possibile ascoltare la guida multilingua del sito culturale, patrimonio di immane ricchezza e bellezza. Tredici i punti di interesse, con spiegazione annessa, che raccontano i vari ambienti e la storia dell’edificio, dall’atrio al salone delle Arcate passando per il salone delle feste e la stanza del delitto.
Grazie ad un semplice codice “magico”, il Castello diventa interattivo e parlante. Inquadrando il codice dinamico, direttamente sul telefonino o tablet, si apre la web app sul punto di interesse identificato e si ha accesso a un info-point, aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dove è possibile trovare la descrizione del monumento o del singolo punto di interesse in italiano, inglese, francese, e spagnolo.
Il progetto Carini città parlante è stato realizzato grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del Ministero della Cultura – inseriti nella Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), e Componente 3 (Turismo e Cultura 4.0) – e prevede nei prossimi mesi l’installazione di una segnaletica turistica informativa, su cui è apposto il Qr code, in prossimità di ben 24 monumenti o luoghi di interesse storico-culturale.
Presto, inoltre, sarà possibile effettuare visite guidate a distanza in virtual room a 360°, un servizio virtuale che risulta particolarmente importante per quei luoghi che presentano difficoltà di accesso per portatori di handicap, che potranno così visionare il monumento. La guida sarà implementata anche con il linguaggio Lis per i non udenti e con un cartone animato per i bambini. Infine sarà possibile fare l’esperienza anche del drone tour: si potrà vedere il punto di interesse volando.
Facile da usare, la web app insomma è una vera rivoluzione che garantirà la massima accessibilità con particolare attenzione per bambini, disabili e anziani.
“E’ la realizzazione di un anno di intenso lavoro”, commenta Livia Vivona, la presidente di Jonathan Livingston, associazione composta da un gruppo di soci che per passione o competenza hanno permesso lo sviluppo del progetto, che vuole essere un esempio virtuoso per lo sviluppo del nostro territorio. “Il nostro obiettivo principale, dal momento della fondazione della associazione – continua – è stato creare possibilità di sviluppo e ricerca per il bene della collettività. I progetti fin qui proposti sono testimonianza del lavoro svolto. Siamo orgogliosi di avere raggiunto questo obiettivo e di esserci classificati secondi nella graduatoria nazionale per l’ottenimento dei fondi del Pnrr alla sezione ‘Patrimonio Culturale per il Mezzogiorno’. Stiamo già alacremente lavorando a nuovi progetti oltre che allo sviluppo di Carini Città Parlante che oggi vede la luce”.
Parla di un nuovo inizio per Carini, Enrico Vivona, ideatore del progetto: “La forza delle nuove tecnologie, ci permette di presentare Carini sotto una nuova veste e renderla fruibile a un ampio pubblico di utenti. Carini Città Parlante, non è solo una guida turistica interattiva. E’ un progetto inclusivo, che vuole dialogare e aprirsi con tutti gli stakeholder coinvolti: Amministrazione, popolazione residente, turisti, bambini, disabili, commercianti, ristoratori e albergatori, enti e associazioni”.
Il Castello di Carini – dichiara il sindaco Giovì Monteleone – non poteva non avere uno strumento del genere, multilingue, innovativo e accessibile a tutti. I monumenti che fanno parte del percorso – continua il primo cittadino – sono molto più numerosi e questo dà l’idea di un territorio che durante il principato dei La Grua ha avuto un periodo di splendore artistico durante il quale sono stati costruiti conventi, chiese e altri siti degni di nota, attualmente – in parte – oggetto di recupero. E’ inoltre intenzione dell’amministratore continuare a lavorare sul turismo e in particolare sulla fruizione dei beni culturali promuovendo un circuito di tutto rispetto. Per fare questo bisogna conoscere a fondo il territorio, anche per questo ci siamo affidati a giovani professionisti del luogo con competenze digitali. Siamo però coscienti di quanto sia importante la presenza fisica sul posto e, infatti, i soci dell’associazione si alterneranno all’interno del Castello. Per rendere più semplice l’accesso al centro storico e la sua visita, stiamo lavorando anche alle infrastrutture. In particolare – conclude Monteleone – alla realizzazione di un parcheggio in via Pirandello. I lavori dovrebbero partire entro l’anno ed essere completati entro il 2026”.
“Oggi stiamo ponendo la parola fine all’improvvisazione. Siamo allo step 1 – aggiunge il vicesindaco Salvo Badalamenti – di un percorso inclusivo. Il secondo step è già in corso: oggi è stata firmata una convenzione, della durata di due anni, con l’associazione Johanthan Livingston per l’affidamento dell’attivazione dei servizi di supporto ed integrativi in ambito turistico e presto ne firmeremo un’altra con l’associazione Liberi tutti che si occuperà di far rivivere all’interno del Castello i momenti topici della storia della Baronessa”.
“Il fine ultimo del nostro progetto – conclude Vivona – è innescare un processo economico. Portare qui i turisti e farli rimanere a dormire qui qualche giorno”.