Carini, festa dell’Autonomia Siciliana alla scuola Laura Lanza

Anche se con qualche giorno di ritardo rispetto alla data canonica del 15 maggio causato dell’allerta meteo, l’Istituto comprensivo Laura Lanza di Carini ha celebrato la festa dell’Autonomia Siciliana. Oltre a ricordare agli alunni e alle loro famiglie l’esistenza di questo importante strumento politico-amministrativo di cui gode la nostra Regione, l’evento ha rappresentato l’occasione per valorizzare il concetto d’identità siciliana. I festeggiamenti si sono svolti nell’ottica dell’integrazione del principio identitario con la quotidiana attività didattica. Nello specifico gli alunni della scuola primariahanno orientato le attività del progetto d’istituto “XVI ed. Notte di lettura 2023: leggere per scoprire il mondo e imparare a migliorarlo” verso tematiche legate alla conoscenza del patrimonio culturale ed etno-antopologico siciliano. A partire dalle letture fatte, i bambini della primaria hanno poi messo in scena alcuni topos della tradizione folkloristica dell’Isola. Le loro performance sono state accompagnate e valorizzate dalla presenza del gruppo folk “A tunnara” diretto dal sig. Pino Corrado. 

La partecipazione degli alunni della scuola secondaria di I grado ha invece puntato a sottolineare l’importanza della conoscenza del patrimonio linguistico dialettale come elemento fondamentale per veicolare il concetto di identità siciliana. Attraverso la condivisione di letture svolte in classe, tratte dalla tradizione letteraria e popolare, alcuni alunni della scuola media hanno condiviso con il folto pubblico presente il significato che assume la lingua siciliana per mantenere vivo lo spirito identitario che è stato fondamentale nel secondo dopoguerra per il riconoscimento dell’autonomia siciliana. 

Nel corso della giornata, chiusa dall’intervento del dirigente scolastico prof. Salvatore Ciravolo, è stata più volte ribadita l’urgenza di riavviare il percorso per rendere esecutiva la Legge Regionale n. 9 del 2011. Essa, infatti, fornisce alla scuola e alle istituzioni gli strumenti operativi per creare interventi di sistema,fondamentali per un’effettiva valorizzazione dell’identità regionale attraverso la promozione, la valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole. Non si tratta, però, di intendere questo provvedimento in senso strettamente ideologico, né tanto meno come uno strumento per ridurre l’attenzione per il patrimonio linguistico siciliano dentro la nicchia “curricolare” dell’”ora di dialetto o addirittura dell’insegnamento grammaticale del dialetto. I riferimenti alla storia, alla lingua e alla cultura tradizionale dovrebbero, invece, attraversare l’intero arco dei saperi e delle discipline per scongiurare pasticci didattici e culturali: la storia linguistica della Sicilia non può prescindere dalla storia della lingua e della letteratura italiana, così come non c’è storia della lingua italiana senza storia dei dialetti, e non c’è storia dei dialetti (e in particolare del siciliano) al di fuori di un contesto europeo e mediterraneo.

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