Partinico, il Pd chiede Consiglio Comunale aperto su distribuzione acqua dell’invaso Poma

Il Pd di Partinico chiede al sindaco Pietro Rao e al vertice del massimo consesso civico la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto agli operatori agricoli, alle organizzazioni professionali e sindacali e a tutti i portatori di interessi economici collettivi, per discutere della distribuzione delle acque dell’invaso Poma ai fini irrigui.

La richiesta arriva dopo un’attenta analisi che il referente del settore agricoltura del partito Francesco Ferro e il segretario del Circolo PD Gaspare Anzelmo hanno fatto interpretando le richieste del mondo agricolo e non.

“Lo sviluppo economico del territorio di Partinico – scrivono in una nota i due firmatari – non può prescindere dal rilancio dell’agricoltura che è stata, nel passato ormai remoto, il settore economico più importante sia in termini di addetti sia come peso economico, ed ha portato benessere a migliaia di agricoltori e a tutta la comunità, grazie alla costruzione dell’invaso Poma, l’importante bacino artificiale realizzato in terra battuta con lo sbarramento del fiume Jato costruito negli anni dal 1963 al 1968 a seguito delle lotte contadine guidate dal sociologo Danilo Dolci, della capacità totale di 72,50 milioni di mc. di acqua e con reti di distribuzione nelle campagne per una superficie agricola complessiva di 7000 ettari circa. Con l’irrigazione – prosegue la nota – si è avuta la trasformazione degli ordinamenti colturali estensivi con l’impianto di colture arboree/arbustive (limoneti, frutteti, vigneti) e colture ortive più redditizie. Dagli anni ’90 in  poi c’è stato un lento e inarrestabile declino economico con l’abbandono della coltivazione dei terreni, dovuto principalmente ad aspetti strutturali nella distribuzione delle acque – si legge ancora nella nota – le condotte in cemento amianto sono fatiscenti, le perdite sono notevoli e quindi non viene assicurata l’irrigazione delle colture con continuità. Una parte della rete di distribuzione (I lotto a sollevamento), per una superficie di 1500 ettari circa, è stata chiusa da molti anni, il terzo lotto a caduta è quasi inattivo per danni alle reti. La distribuzione dell’acqua avviene quasi esclusivamente nel secondo lotto interessando una superficie di circa 2500 ettari in maniera discontinua, per le rotture periodiche che si hanno alle reti, e occasionalmente nel terzo lotto a sollevamento. Emerge pertanto che nel territorio del partinicese non si può attivare una razionale programmazione delle colture, specialmente di quelle ortive, con danni economici notevoli sia occupazionali che di reddito, oltre ai danni per l’abbandono delle campagne”.

I firmatari del documento chiedono di affrontare in seduta pubblica i seguenti argomenti:

-Stato dell’arte del progetto di rifacimento del I lotto sollevato, già finanziato

•Anomalie gestionali della distribuzione delle acque negli altri lotti irrigui, con ritardi nella riparazione delle perdite, totale abbandono dei comizi non attivi, e assenza di una mappatura dei comizi funzionanti all’inizio della stagione irrigua.

-Rifacimento delle condotte degli altri lotti che interessano una superficie di 5500 ettari circa. I progetti  non sono stati finanziati con le risorse del PNRR. Occorre utilizzare le risorse del Fondo di sviluppo e coesione della nuova programmazione comunitaria 2023/2027 e/o da altri strumenti finanziari europei, nazionali e regionali.

-Programmazione stagione irrigua 2022/2023

-Stato dell’arte del disegno di legge “Riordino dei Consorzi di Bonifica e di irrigazione della Regione Siciliana approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 241 del 27 giugno 2019”, che prevede la partecipazione degli agricoltori nella gestione delle  acque per l’irrigazione.

Per dare una immediata risposta a tali tematiche il Pd chiede che l’Amministrazione comunale inviti a partecipare ai lavori del Consiglio l’Assessore e il Dirigente generale dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il Commissario e il Direttore del Consorzio di Bonifica Palermo2.

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