Gal Terre Normanne, ricercatori internazionali a Corleone per studiare gli impianti depurazione acque (Video)
A Corleone ricercatori di ingegneria ambientale insieme con amministratori locali e tecnici esperti in progetti di coesione territoriale si sono confrontati nell’ambito di una giornata di studio intitolata “La Strategia delle aree interne e i sistemi locali di sviluppo rurale” promossa dal Gal Terre Normanne e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicolò Nicolosi. Una delegazione di studiosi da Norvegia, Repubblica Ceca, Olanda, Belgio e Ghana ha visitato gli impianti di depurazione delle acque di Corleone e Marineo, gestiti da Amap, gli unici siti a rappresentare l’Italia nel progetto internazionale di ricerca Wider-Uptake finanziato dalla Commissione europea con 12 milioni di euro di cui oltre 1,5 milioni per l’università di Palermo.
“La giornata – dice il sindaco Nicolosi – conclude una serie di appuntamenti rilevanti per Corleone che hanno riguardato i temi della legalità, della coesione sociale e dell’attrattività dei territori nel solco della strategia di sviluppo delle aree interne del Corleonese di cui il Comune di Corleone è capofila in un rapporto con il ministero per il Sud che recentemente ha riconosciuto il nostro comprensorio come una zona da sostenere con interventi che vanno dalle politiche sociali a quelle culturali, dalle infrastrutture alla riqualificazione dei centri storici, con l’obiettivo di contrastare la marginalizzazione e il declino demografico”.
I lavori si sono aperti nei saloni del Cidma (Centro internazionale di documentazione sulla mafia e del movimento antimafia) dove insieme con il sindaco Nicolosi erano presenti, tra gli altri, il primo cittadino di Marineo Francesco Ribaudo, il direttore amministrativo del Gal Terre Normanne Giuseppe Sciarabba e il direttore tecnico Francesco Rossi. Per illustrare il progetto Wider-Uptake – che prevede di ridurre l’impronta di carbonio necessaria ogni giorno per restituire all’ambiente acqua depurata tramite l’implementazione di biotecnologie innovative in grado di ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra dai depuratori – sono intervenuti il professore Herman Helness, docente di ingegneria sanitaria al Sintef e coordinatore del team, e il professore Giorgio Mannina, docente di ingegneria sanitaria e ambientale al dipartimento di ingegneria dell’università di Palermo, che ha approfondito il tema del riuso delle acque reflue al servizio dell’agricoltura e della città.
“La presenza dei massimi esperti di ricerca ambientale ed economia circolare nei territori in cui opera il Gal Terre Normanne – dicono Sciarabba e Rossi – si inquadra nell’ampio percorso di promozione delle aree più interne del Palermitano sulle quali siamo impegnati in prima linea da tanti anni in sinergia con il Dipartimento regionale Agricoltura, autorità di gestione del Psr Sicilia, emettendo bandi con i fondi europei e supportando amministrazioni comunali, ma anche associazioni e aziende, sulla predisposizione e rendicontazione dei progetti. Siamo orgogliosi di poter contribuire ad una discussione concreta sui temi cardine dello sviluppo rurale in Sicilia, portando la voce dei Gruppi di azione locale nel binario della crescita di zone e popolazioni che hanno tanto da offrire”.