Carini, ancora qualche giorno di “passione” per il ritiro dell’indifferenziato
Con la riapertura della discarica della Trapani Servizi a Carini lentamente la situazione sta tornando alla normalità. Ma per smaltire l’Indifferenziato accumulato nei giorni di chiusura ci vorrà ancora qualche giorno. Attualmente la raccolta prosegue come da calendario, ma NON con l’indifferenziato, che si potrà tornare a raccogliere solo dalla prossima settimana.
Attualmente l’impianto ha concesso al comune di Carini la disponibilità di conferire un solo compattatore al giorno e ce ne vorrebbero 20 per raccogliere tutto l’indifferenziato abbandonato in questi giorni.
“Come tutti ormai sanno – dice il sindaco di Carini Giovi Monteleone- il disservizio NON dipende dalla nostra volontà. Resta il fatto che con la collaborazione di TUTTI i cittadini, l’indecorosità dei rifiuti ammassati per strada si potrebbe benissimo limitare di molto”
È ripresa intanto la raccolta di pannolini e pannoloni, per i quali la Senesi ha dato disponibilità per il ritiro. Si possono, quindi, lasciare nei sacchetti per la raccolta porta a porta.
“Del resto – aggiunge il primo cittadino- una buona differenziata garantisce lo smaltimento dei rifiuti, dal momento che sono davvero pochi quelli che non si possono differenziare. Carini ha raggiunto percentuali del 73/75% e ci sono zone della città sempre pulite, a fronte di altre perennemente sporche a riprova che il comportamento di pochi danneggia quello di molti, sia dal punto di vista della sporcizia sia da quello finanziario, perché il ritiro dei rifiuti abbandonati indiscriminatamente incide pesantemente sui costi del servizio di raccolta”.
A tal proposito l’Amministrazione comunale non è mai rimasta a guardare. La sorveglianza è al massimo, grazie alle telecamere e l’attività di ispezione delle Guardie Nazionali Ambientali che, accompagnate dalla Polizia Municipale e dal Personale della Senesi ha prodotto una valanga di verbali anche nei confronti di Attività Commerciali, che sono quelle che differenziano meno.
