Palermo, sit-in in prefettura dei lavoratori Almaviva

Sit-in di protesta dei lavoratori Almaviva in via Cavour. Una delegazione sindacale è stata ricevuta questa mattina dal prefetto Giuseppe Forlani a cui è stato  rappresentato  il dramma dei lavoratori del call center, al centro della vertenza legata al subentro di Ita ad Alitalia e al passaggio dell’appalto del servizio assistenza clienti a Covisian. In rappresentanza del Comune, era presente l’assessora Giovanna Marano. Il 21 ottobre scorso si era raggiunto un accordo che metteva in sicurezza i lavoratori. Ma qualche giorno fa Covisian ha dichiarato che l’intesa commerciale con Ita non è andata a buon fine e che il contratto per la fornitura del servizio di contact center scadrà a fine mese. “Il 1° aprile purtroppo i lavoratori del call center ex Alitalia assunti in Covisian e quelli ancora in attesa di passaggio in Almaviva hanno ricevuto l’ennesima doccia fredda. Un accordo che aveva messo in sicurezza oltre 600 persone è stato disatteso in un unico momento – dichiarno per la Slc Cgil Palermo Emiliano Cammarata e Massimiliano Fiduccia – Covisian ha disdetto un accordo sottoscritto al ministero del Lavoro, che vedeva appunto tutto il governo come garante. Adesso siamo tornati indietro di 6 mesi. Oltre 500 lavoratori rischiano di perdere il posto in una città come quella di Palermo che sicuramente non se lo può permettere”. “Al prefetto – aggiungono Cammarata e Fiduccia – chiediamo che scriva una nota al ministero del Lavoro e delle politiche sociali affinché venga convocato immediatamente un tavolo per fare chiarezza in una vicenda che ha del grottesco: Covisian aveva preso degli impegni, Ita aveva preso degli impegni e il ministero del Lavoro era garante di questo accordo. E’ un problema che riguarda tutto il settore: purtroppo continuiamo a inseguire inseguire crisi industriali da ormai troppo tempo. Ci vuole una politica industriale seria per questo comparto”.

“Questo ennesimo dramma occupazionale – proseguono Fiduccia e Cammarata – va risolto immediatamente, in tempi certi. Il tavolo deve arrivare subito perché è stato il ministero del Lavoro, durante una complicata trattativa, a farsi da garante perché nessuno perdesse un posto di lavoro. Dobbiamo stabilire le responsabilità di quanto è accaduto. Chiediamo un tavolo in modo tale che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali svolga il suo ruolo  di garante sul rispetto di un accordo che, se venisse disatteso, avrebbe non solo conseguenze sociali ed economiche ma sarebbe devastante su una situazione già compromessa perché Almaviva da diverso tempo sta uscendo da questo mercato togliendosi le commesse. Quindi non avrebbe la possibilità di reimpiegare le 300 persone che erano in attesa di transitare in Covisian, con quello che ne può conseguire”.  

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