Cinisi, lievita il prezzo del pane da 2 a 3 euro al chilo: troppi aumenti sulle materie prime

Lievita il prezzo del pane a Cinisi. I fornai del luogo, preoccupati degli aumenti applicati sulle materie prime utilizzate, quali farine, burro, olio e lieviti si vedono costretti a ritoccare i prezzi di vendita e per seguire una linea comune, attraverso il locale comitato delle attività artigianali, commerciali e professionali di Cinisi e il presidio territoriale di Confesercenti, sotto il coordinamento del presidente Salvatore Maniaci e Giuseppe Bonura, hanno raggiunto un accordo e comunicato al comune le decisioni prese. Il pane di grano tenero o di rimacino passa da 2 euro a 3 euro al chilo, i panini delle stesse tipologie di farina a 4 euro al chilo e i bocconcini a 5 euro al chilo. Rincari necessari alla luce anche della denuncia che il Presidente di Assopanificatori di Fiesa Confesercenti Davide Trombini ha recentemente fatto sui livelli record degli aumenti sulle materie prime,  applicati nel giro di pochi mesi, oltre che sui costi per carburanti, energia elettrica, acqua, gas e lubrificanti per mezzi di trasporto. “Rischiamo una situazione insostenibile sul fronte dei prezzi – affermava Trombini –  perché a queste condizioni, i fornai non ce la possono fare a non aumentare i prezzi al dettaglio. Occorre un’azione di vigilanza sui prezzi all’ingrosso ed evitare operazioni speculative sulle materie prime. Non vorremmo che alla fine si parlasse di caro pane o altro. Le autorità si allertino, noi non ci stiamo a passare per quelli che aumentano i prezzi”. Ma alla fine, è ciò che sono stati costretti a fare i panificatori di Cinisi per riuscire a portare avanti le proprie attività.

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