Cinisi-Terrasini, iniziative per ricordare Paolo La Rosa ad un anno dal suo omicidio

Ad un anno dalla tragica scomparsa  di Paolo La Rosa, i comuni di Cinisi e Terrasini si preparano a ricordare il giovane assassinato con inaudita violenza da un suo coetaneo, al culmine di una rissa per futili motivi.

 Domani, a mezzogiorno, presso l’istituto comprensivo di Cinisi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco GIangiacomo Palazzolo inaugurerà una gigantografia della sua immagine che verrà installata permanentemente su uno dei muri esterni dell’edificio scolastico, affinchè il volto di Paolo, del suo sorriso, della sua vitalità, della sua leggerezza, della sua voglia di vivere e di amare possa rappresentare  speranza e nello stesso tempo monito  per i tanti giovani a capire l’unicità e la bellezza della vita.

“Come amministrazione – dice il primo cittadino –  in concerto con le istituzioni scolastiche e la famiglia ci è sembrato doveroso ricordare Paolo domani, con la certezza che venga fatta giustizia e con l’impegno da parte delle istituzioni affinché fatti come questo non possano mai più accadere”. “La morte non vince sulla vita – aggiunge l’assessore Angelo Nicchi –  e Paolo vivrà nel cuore e nel ricordo di tutti noi e di tutti coloro che lo hanno amato e lo amano” .

A Terrasini, invece, sempre domani, alle 17,30 in Chiesa Madre, verrà celebrata  una messa  in suffragio di Paolo.  A seguire,  familiari ed istituzioni presenti si recheranno sul luogo del delitto, nella piazzetta Titì Consiglio, dove verrà inaugurata un’installazione in suo ricordo.

I genitori di Paolo, Carlo La Rosa  e Loredana Zerbo,  dal giorno della tragedia sono quotidianamente impegnati nella ricerca della giustizia ma anche nel diffondere tra i giovani i veri valori della vita che nessuno ha il diritto di spezzare.

 Il giovane di Cinisi venne accoltellato, lo scorso febbraio, all’uscita di una discoteca di Terrasini.   Le immagini di una telecamera di sorveglianza immortalarono  l’intera scena e grazie ai filmati e, ad alcune testimonianze l’assassino, Pietro Alberto Mulè,  venne arrestato dopo poche ore. I carabinieri lo trovarono nascosto con il cugino Filippo Mulè in un casolare nelle campagne di Camporeale. Entrambi sono sotto processo per il suo omicidio.

 

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