Torretta non è solo mafia e zona rossa

C’è indignazione in paese per il servizio andato in onda ieri sera su tg 2. “Le interviste, il commento e le immagini trasmesse”, per don Giuseppe Gradino Arciprete di Torretta, “hanno mostrato una realtà marginale del piccolo comune montano in cui vive prevalentemente gente onesta, laboriosa e rispettosa delle regole. Persone per bene che stanno soffrendo per essere rimasti confinati in una zona rossa a causa dell’emergenza coronovirus”.

L’alto tasso dei contagi covid-19 ha indotto la stessa Commissione Straordinaria che guida l’ente locale sciolto per mafia a richiedere al governo regionale provvedimenti adeguati ad arginare la diffusione del virus.

Da qui la decisione del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci di istituire la quinta zona rossa i cui varchi di ingresso ed uscita vengono costantemente controllati da Polizia Municipale e Carabinieri. Due pattuglie di caschi bianchi si alternano dalle 7,00 alle 20,00. Poi subentrano i militari della locale stazione e, in aggiunta il comune ha provveduto ad istituire un servizio di informazione eseguito da dipendenti dell’ente locale.

Nelle immagini andate in onda su tg 2 viene mostrato il passaggio incontrollato di mezzi, auto e ciclisti dovuto al fatto che “proprio in quel momento – fanno sapere dal comune – gli agenti di polizia municipale si erano temporaneamente allontanati per la segnalazione di un incendio. I torrettesi stanno dimostrando responsabilità e senso di rispetto delle regole”.

Da ieri sera impazza il tam tam sui social dei torrettesi che non hanno gradito l’etichetta che gli è stata attaccata.

“Immagine folkloristica del nostro paese che ci riporta indietro agli anni 50” – scrive Mariella Davi’ in un commento su fb – “Questo da conferma che tutto quello che ci fanno vedere e sentire non è per niente vero. Notate le riprese, hanno mandato in onda le parti più vecchie del paese x rappresentarci arretrati, senza controlli ed ignoranti” – afferma invece Daniela Mannino – “Amo il mio paese, non potrei vivere altrove .
Siamo, ormai spesso, collegati a faccende ed eventi di cui il 99,99% dei cittadini è estraneo in assoluto. Chiedo a chi ci amministra, ai funzionari comunali ed a chi ha potere amministrativo, interessando perché no anche il prefetto di Palermo di adoperarsi affinché l’immagine SANA di questa comunità venga salvaguardata. Mi sembra essere ritornato ad un passato storico DOLOROSO e MORTIFICANTE. TORRETTA ONESTA SEMPRE” – commenta Salvatore Croce.

È vero, Torretta soprattutto negli anni ‘80 e’ stata una roccaforte della mafia ed il fenomeno non è scomparso stando alle recenti cronache che proprio l’anno scorso hanno portato il Consiglio dei Ministri a sciogliere per la seconda volta nella sua storia le cariche elettive del comune per infiltrazioni mafiose.

Ma Torretta è anche città’ della musica e della vastedda, ricca di tradizioni e di cultura. Un paese popolato soprattutto da gente buona e semplice che sa accogliere i visitatori, che produce olio di oliva buonissimo, prodotti da forno come il pane o le facce di vecchia secondo le più antiche ricette, genuini prodotti caseari e squisita pasticceria. Una piccola comunità fatta di tanti musicisti, professionisti, commercianti, imprenditori, studenti, agricoltori, allevatori e lavoratori che hanno scelto di restare a Torretta, per contribuire alla sua crescita sociale ed economica.

Cittadini con grande senso civico che con spirito di comunità stanno affrontando enormi difficoltà derivate dalla pandemia in corso. Ci riserviamo di darvi voce per parlare delle vostre necessità con l’auspicio che chi di competenza vi dia ascolto e seguito.

Forza Torretta e Forza Torrettesi.

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