Castellammare del Golfo, il Pd contrario alla realizzazione del “forno crematorio”

Continua a tenere banco a Castellammare del Golfo il dibattito sull’inserimento o meno del progetto di finanza per la creazione di un forno crematorio, nel piano triennale  delle Opere Pubbliche e di conseguenza nel Documento Unico di Programmazione. Il Pd, cercando di rimanere nell’alveo della politica e quindi facendo riferimento alla natura di un atto di deliberazione attraverso cui la Giunta assume le proprie decisioni nelle materie di competenza, esprime la propria contrarietà alla costruzione e gestione di un impianto di cremazione nel perimetro del Cimitero Comunale. “Per quanto riguarda l’ubicazione del progetto – si legge in una nota –  si rileva che, nel rispetto dalla Legge, esso dovrebbe collocarsi in area interna al perimetro del cimitero comunale e che, pertanto, insisterebbe in un sito con particolari caratteristiche paesaggistiche ed ambientali, considerata anche la vicinanza con il centro abitato ed il primo nucleo di espansione della C/da Duchessa. Tali circostanze fanno nutrire forti dubbi sulla compatibilità paesaggistica dell’opera. Rispetto alla gestione dell’impianto, si rileva inoltre l’esiguità delle royalties (soltanto 30.000 euro annue) che dovrebbero essere riconosciute al Comune, con uno rapporto costi/benefici a svantaggio, a nostro avviso, dell’Ente. Tali somme, tra l’altro, sembrano irrilevanti rispetto ai danni di immagine ed ambientali che deriverebbero dall’avvio di un tale impianto e, comunque – scrive ancora il Pd –  in assoluto inferiori a quelle recuperabili dall’Amministrazione secondo modalità alternative come ad esempio una corretta gestione delle aree di parcheggio a pagamento, quest’anno incontrollata”. Il Partito Democratico rileva, inoltre,  che il “DUP ha un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo e che quindi dovrebbe contenere la visione complessiva dell’amministrazione, da esprimersi attraverso le “politiche” ed i progetti. Considerato che “l’approvazione” o “la bocciatura” dei progetti è di esclusiva competenza della Giunta Comunale e che, a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Sblocca Italia”, non è previsto più l’obbligo per i progetti di finanza dell’inserimento del Piano triennale delle opere pubbliche, chiediamo al Sindaco e all’amministrazione comunale – conclude – di assumere una posizione netta e univoca e di bloccare sul nascere la realizzazione del progetto”.

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