Isola delle Femmine, lido dismesso: Cga conferma legittimità degli atti del comune

Il Consiglio di Giustizia amministrativo ha confermato   la legittimità dell’ordinanza sindacale con cui il Comune di Isola delle Femmine, nel 2015, ha ordinato lo sgombero e lo smontaggio della struttura balneare gestita dalla B&C srl che aveva impugnato il provvedimento davanti al Tar e chiesto anche un risarcimento di 100 mila euro per un presunto danno economico subito in conseguenza di quell’ordinanza.  La querelle ha avuto inizio 5 anni fa, quando la giunta guidata dal sindaco Stefano Bologna, nell’ambito dell’iter di dismissione di strutture e piattaforme fatiscenti, aveva disposto la rimozione della struttura per  l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie necessarie accertate dall’Asp di Carini e dall’ufficio marittimo di Mondello, ma anche  per le tracce di inquinamento dovute alla corrosione del ferro poggiato sulla scogliera, ravvisando danni ambientali e rischi per l’incolumità pubblica.  Anche i giudici del tribunale amministrativo regionale, già nel 2016, aveva respinto il ricorso della società e, adesso il collegio  del Cga presieduto da Rosanna De Nictolis ha confermato che la richiesta di risarcimento avanzato è   priva di fondamento. L’ente locale non dovrà sborsare neppure un euro.  Sarà la B&C invece a doversi sobbarcare anche le spese legali sostenuto dal comune di Isola delle Femmine in questo contenzioso. Soddisfatto della sentenza il sindaco di Isola delle Femmine Stefano Bologna, certo di avere agito nel rispetto delle leggi, per preservare l’ambiente e restituire ai cittadini il mare che appartiene a tutti.     

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