Cinisi, oggi l’interrogatorio di Leonardo Badalamenti che “non si è mai nascosto”

Il legale difensore di Leonardo Badalamenti, l’avvocato Antonino Ganci, preannuncia richiesta di revoca o la sostituzione della misura cautelare in carcere convalidata dalla Corte d’appello presieduta da Mario Fontana per pericolo di fuga. Oggi è previsto l’interrogatorio del figlio di don Tano, finora incensurato e assolto  nell’unico processo instaurato anni fa contro di lui in Italia. Leonardo Badalamenti è stato arrestato dalla Dia per un  mandato di cattura dell’autorità giudiziaria di San Paolo del Brasile che,  inizialmente,  non era   nonostante il “ricercato” fosse un cittadino italiano. Sarebbero  stati gli inquirenti palermitani, scoprendo del suo rientro in Sicilia,  a Castellammare del Golfo  a segnalarlo al Brasile. Il suo legale sottolinea che il proprio assistito non si è mai nascosto e che  ha persino partecipato in questi mesi a diverse udienze al palazzo di giustizia, dove la Corte d’Assise si doveva pronunciare sulla restituzione di alcuni beni sequestrati, tra cui l’ormai noto casolare conteso con il comune di Cinisi, paese di origine. Gli agenti della Direzione investigativa antimafia lo hanno prelevato martedì alle 19,30 dall’abitazione della madre a  Castellammare del Golfo, per notificargli il mandato di cattura inerente  una condanna a 5 anni e 10 mesi di reclusione che deve scontare per essere stato sorpreso in auto il 9 marzo del 2017 a trasportare un pacco di  cocaina destinata alla vendita. In Brasile, il secondogenito di don Tano è accusato di essere membro di un gruppo criminale internazionale e di ottenere guadagni per la mafia italiana con la collaborazione di altri trafficanti. Il suo arresto, ha seguito di pochi giorni la querelle sorta con il comune di Cinisi per la restituzione del casolare di contrada Uliveto dopo avere ottenuto la revoca della confisca. Dopo aver rotto il catenaccio e cambiato le serrature alla proprietà, nei suoi confronti è scattata la denuncia per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.  

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