Borgetto, assolto in appello impiegato accusato di avere abusato della figlia minore

La Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado nei confronti di un impiegato 54enne accusato di avere abusato della figlia di 9 anni. L’uomo adesso è stato assolto perchè “il fatto non sussiste” e la sua precedente condanna a 6 anni e mezzo di reclusione, così come la provvisionale per il risarcimento danni riconosciuto, sono stati revocati. La vicenda risale al 2016, quando la moglie lo denunciò per maltrattamenti e violenza sessuale alla stazione della caserma dei carabinieri di Borgetto. La figlia, oggi appena maggiorenne, avrebbe cominciato a subire le prime attenzioni già all’età di 8-9 anni e che si sarebbero protratte sino ai 13. L’uomo ha sempre negato non solo i maltrattamenti ma anche i palpeggiamenti; in particolare sarebbe emerso come la figlia soffrisse di un disturbo che l’avrebbe portata sino ai 12-13 anni a farsi la pipì addosso: quelle che sono state definite palpazioni, secondo la tesi difensiva, altro non erano che “controll” » per verificare se di notte la ragazzina avesse urinato e che quindi tale gesto fosse stato «frainteso». Già in primo grado erano cadute le accuse di maltrattamenti; ora in appello è venuta meno anche l’accusa di violenza sessuale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture