Trappeto, minoranza propone idee per superare crisi economica derivata da pandemia

Il Gruppo Consiliare Trappetesi con senso di responsabilità e con spirito propositivo intende supportare ed incoraggiare ogni azione utile a risollevare le sorti dei  concittadini,  consci che la situazione generale venutasi a determinare a causa del virus pandemico covid19 richieda massima serietà ed unità d’intenti a tutti i livelli e, mai come adesso,  richiesto a noi classe di dirigente.

Noi Consiglieri Comunali di minoranza – scrivono in una nota Salvo Randazzo e Nancy Bologna –  intendiamo contribuire al dibattito che coinvolge l’intera nazione suggerendo proposte ed  idee all’Amministrazione Comunale di Trappeto guidata dal sindaco Santo Cosentino, a cui avanziamo specifiche proposte.

Indubbiamente  – preosegue la nota  il comune deve avere più risorse da impiegare per settori strategici quali il turismo, l’agricoltura, la pesca, il commercio e per le persone più fragili, per questo crediamo che insieme a tutti gli altri comuni d’Italia, occorra chiedere allo Stato di rivedere e allentare i parametri che determinano il Fondo Crediti di dubbia esigibilità in modo da liberare più risorse accantonate”.

Tra le proposte avanzate: rinegoziare i mutui a lunga scadenza che il Comune ha in essere al fine di ottenere tassi d’interesse più agevoli rispetto agli attuali; impegnarsi a chiedere alla Regione Siciliana che i nostri agricoltori possano per quest’anno innaffiare i propri terreni gratuitamente senza che si ritrovino, il prossimo anno, a dover pagare anche per la stagione irrigua in corso e chiedere con forza che le tariffe vengano abbattute almeno del 50 % visto che rimangono alte; impegnarsi ad eliminare o a non riattivare, ove possibile, i balzelli che imbrigliano i cittadini nel pagamento di micro tasse a partire ad esempio i 5 € chiesti la scorsa estate ai  residenti e non che dovevano parcheggiare nelle z.t.l vicino al  lungomare e nel centro storico;  stipulare convenzioni con ditte autorizzate a disinfettare e sanificare locali commerciali, b&b, case vacanza,  al fine di aiutarle a contenere i costi dovuti al soddisfacimento delle prescrizioni previste dalla legge in materia di sicurezza e salute; pulire e sistemar uno spazio, quale ad esempio Piazza Pitrè (luogo più appartato e controllabile) per consentire, con ingressi contingentati e apposite regole da stabilire, ai bambini di trascorrere del tempo per svagarsi. Randazzo e Bologna, infine, del documento, scrivono di avere rinunciato ai propri gettoni di presenza dall’inizio dell’anno e fino a fine mandato e, di  avere chiesto l’istituzione in bilancio di un nuovo capitolo di spesa, definito “contributo alle nuove nascite” al fine di destinarvi gli importi finali ricavati dalla loro rinuncia,  lanciando così un’idea, un progetto che intravede la possibilità di riconoscere in maniera concreta un piccolo contributo di benvenuto al mondo ai nuovi nati in questo 2020 particolarmente difficile, determinando “un vero e proprio gesto unitario  di celebrazione della vita”.

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