Partinico, domani manifestazione pubblica per riconversione ospedale

  Nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che mercoledì mattina è venuto in visita all’ospedale di Partinico garantendo la riapertura a partire dal prossimo 1 giugno, domani mattina è confermato il sit-in organizzato davanti il nosocomio per mantenere alta l’attenzione sulla necessità di ripristinare i reparti smantellati entro i tempi stabiliti. Tante le realtà dell’associazionismo che parteciperanno alla mobilitazione in programma   alle 9 davanti all’ospedale partinicese. Alla manifestazione prenderanno parte anche i  sindaci Santo Cosentino di Trappeto, Maria Rita Crisci di Montelepre, Antonio De Luca di Giardinello, Luigi Cino di Camporeale, Vito Rizzo di Balestrate, Giosuè Maniaci di Terrasini, Rosario Agostaro di San Giuseppe Jato e Luigi Garofalo di Borgetto, nonostante ieri, una loro delegazione  ricevuti dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, abbia ottenuto ulteriori rassicurazioni sull’imminente riconversione dell’ospedale di Partinico. “L’assessore Razza – si legge in  una nota –   ha mostrato grande disponibilità sulla questione, confermando che a cominciare dal 1 Giugno, e al massimo nell’arco di una settimana, il Civico di Partinico sarà riconvertito nella totalità delle sue Unità Operative, con l’aggiunta di un ulteriore reparto di Malattie Infettive.  Tutti i Sindaci  ringraziano l’Onorevole Razza per essersi adoperato con impegno e celerità nel far sì che un complesso ospedaliero di tale rilevanza come quello del Civico di Partinico fosse restituito alla popolazione di un in intero e vasto comprensorio, che potrà così guardare con più tranquillità alla tutela futura del proprio diritto alla salute. Si tratta di una vittoria di tutti (autorità politiche, amministrative, sanitarie locali, realtà impegnate nel sociale, volontariato, associazionismo del terzo settore, tv e radio locali, comuni cittadini) in un momento difficile che forse stiamo cominciando a lasciarci alle spalle; si dimostra ancora una volta che l’impegno comune, la buona volontà, la disponibilità all’interlocuzione sono carte vincenti nei momenti difficili.

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