Emergenza coronavirus, gli amministratori del comprensorio preoccupati per l’imminente fase 3

Come si potrà conciliare, in una prossima fase 3 dell’emergenza covid 19,  la possibile riapertura ai flussi turistici extra-regione con le adeguate misure di sicurezza, e se, con quali modalità, le amministrazioni locali dovranno prepararsi a gestire questi futuri frangenti. A chiederlo al governatore siciliano Nello Musumeci sono i sindaci Santo Cosentino di Trappeto, Maria Rita Crisci di Montelepre, Antonio De Luca di Giardinello, Luca Cino di Camporeale, Vito Rizzo di Balestrate, Giosuè Maniaci di Terrasini e Rosario Agostaro di San Giuseppe Jato.  Gli amministratori, impegnati in prima linea sul fronte del contrasto all’emergenza coronavirus, che ha messo a dura prova le loro capacità di dare risposte ai cittadini e le risorse degli enti locali sono preoccupati.La possibilità che, trascorso il mese di maggio, si possa riaprire ai flussi turistici anche da altre regioni mette ai sindaci di fronte a forti perplessità.   “Se una ripartenza dell’economia locale, tanto più in un settore primario come quello turistico – scrivono nel documento congiunte –  assume un’importanza decisiva per la nostra Sicilia, noi Sindaci vorremmo informazioni certe e preventive su come conciliare la possibile riapertura ai flussi turistici extra-regione con le adeguate misure di sicurezza.  Le ipotesi possono essere diverse – prosegue la nota –  prima ancora di poter acquistare un biglietto sui vari mezzi di trasporto potrebbe esserci l’obbligo di registrarsi sul sito internet www.siciliacoronavirus.it e di effettuare una comunicazione al Comune di arrivo o residenza, oppure si potrebbero rendere obbligatori i tamponi per tutti gli arrivi in Sicilia, cosa che permetterebbe di avere risultati immediati e di garantire una soglia minima di sicurezza nella nostra Regione”. I sindaci firmatari del documento, chiedono al governatore siciliano la stessa prudenza che finora lo ha contraddistinto, tenendo conto delle loro osservazioni e sulle quali vorrebbero prospettive certe per non ritrovarsi a gestire una pericolosa situazione di “liberi tutti” nel clou dell’imminente stagione estiva. Tutto ciò, motivato anche dal fatto che, al momento, non vi è ancora alcuna certezza scientifica sul decorso epidemiologico del contagio da coronavirus. Gli amministratori del comprensorio confidano in adeguati provvedimenti,  al fine di evitare rischi incontrollati per l’intera regione.

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