Emergenza coronavirus, la crisi socio-economica mette in ginocchio l’emittenza televisiva locale

L’emergenza coronavirus non risparmia l’emittenza televisiva locale,  già fortemente provata negli ultimi anni da una pesantissima crisi derivata dall’avvento del digitale terreste e da politiche mirate a favorire solo i grandi colossi. Anche Tele Occidente è al collasso. La crisi socio-economica derivata dall’emergenza sanitaria ha di fatto fermato la raccolta pubblicitaria e i conseguenti introiti che sono l’unica fonte di sostentamento che permettono di mantenere l’azienda in piedi. Ciò nonostante stiamo continuando a fare informazione, quale servizio essenziale e, a dare voce ad una fetta di territorio tra le province di Palermo e Trapani  e,  a chi lo amministra. Realtà che  non troverebbero mai spazio nei network regionali e nazionali, se non per gravissimi fatti di cronaca. Stiamo continuando a lavorare e a garantire il diritto di libera informazione senza alcuna certezza di poter essere retribuiti e, con la spada di damocle che pende sulla nostra testa del rischio di licenziamento e della prospettiva di chiusura. Da qui l’accorato appello rivolto ai sindaci del territorio affinchè si impegnino ad intervenire, sia politicamente che, finanziariamente, ad esempio attraverso la commissione di servizi pubblicitari utili alla collettività, per supportare il nostro lavoro. Il decreto Cura Italia non prevede nessuna voce per la nostra categoria. Il governo regionale ha inserito nella nuova manovra finanziaria 2020 già inviata all’Ars, una voce sugli aiuti all’editoria, senza però specificare in che termini e, il timore è che, alla fine, come già avviene per i contributi nazionali, che a beneficiarne siano solo i grandi network. Tutta l’emittenza televisiva locale, la poca rimasta, è nelle stesse nostre condizioni. Aiutateci a restare in piedi. Aiutateci a sopravvivere. Non permettete che una voce libera di informazione, da sempre presente e attenta a tutte le tematiche del territorio, sparisca nel nulla. 34 anni di storia e di duro lavoro che rischiano di andare in fumo per il totale disinteresse di chi ci governa. E dispiace sapere che,  qualche amministratore già informato dei seri problemi che stiamo attraversando, anziché manifestare solidarietà e muoversi per supportare il nostro lavoro, alimenti dubbi sull’accorato appello che la nostra emittente televisiva lancia anche a tutela delle realtà territoriali analoghe. Confidiamo nel supporto delle istituzioni locali serie che, hanno sempre dato valore al nostro lavoro e che,  auspichiamo si mobilitino affinchè il nostro segnale continui a restare acceso.

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