Carini, chiusa inchiesta su “omicidio Anna Maria Scavo”, ex marito e figlio rischiano processo

 Si è conclusa l’inchiesta sull’omicidio di Anna Maria Scavo, la 36enne uccisa il 15 giugno dello scorso anno, in un negozio di scarpe di corso Italia a Carini, dove la donna lavorava come commessa. Adesso, come scrive oggi il giornale di Sicilia, rischiano il processo per omicidio l’ex marito 42enne Marco Ricci di Capaci, ma anche il figlio quattordicenne che, secondo l’accusa avrebbe partecipato al delitto. I risultati dell’esame autoptico hanno rivelato che ad uccidere Anna Maria Scavo sia stato un taglio al collo che le ha reciso la giugulare, ma anche le ustioni rinvenute nella bocca e provocate dall’acido, le cui tracce sarebbero state poi trovate nelle siringhe sequestrate nell’attività commerciale il giorno dell’assassinio. Rilevate pure lesioni sulle mani, compatibili con il disperato tentativo di difendersi. Tutti elementi che, secondo la Procura non sarebbero  compatibili con la versione fornita dal capacense Marco Ricci e dal figlio minore. L’ex marito della vittima,  infatti, aveva ammesso di aver colpito l’ex moglie alla gola con un taglierino, spiegando però che si sarebbe trattato di un fatale incidente e di non avere  avuto alcuna intenzione di ucciderla, ma solo quella di difendere se stesso e suo figlio dall’aggressione che gli stessi avrebbero subito. Lo stesso avrebbe raccontato che inizialmente in negozio fosse entrato solo il ragazzino che avrebbe litigato con la madre. Ricci sentendo le urla dall’esterno, si sarebbe precipitato per fermare la discussione, ma la donna avrebbe tirato fuori il taglierino e avrebbe cercato di colpirli. Versione confermata dal ragazzino ascoltato separatamente dagli investigatori, ma nelle sue  tasche vennero trovati scontrini e soldi sporchi di sangue. Secondo gli inquirenti, Marco Ricci avrebbe voluto sfregiare la donna e le siringhe con il liquido corrosivo sarebbero state portate proprio da lui all’appuntamento, peraltro, le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, infatti, mostrano Ricci mentre teneva in mano un sacchetto.  L’omicidio avvenne un sabato pomeriggio, quando il negozio di scarpe in cui lavorava Anna Maria Scavo era ancora chiuso. La donna  era separata dal marito dal 2018, dopo averlo  denunciato per lesioni; mentre lui l’aveva querelata per inosservanza degli obblighi di assistenza familiare. Il figlio quattordicenne della coppia viveva con il padre e quel maledetto pomeriggio Ricci lo aveva accompagnato in negozio per vedere la madre. Tra loro vi sarebbe stata una discussione e, dopo qualche ora, lo stesso Marco Ricci telefono’ al 112 riferendo della donna che stava male. Ricci si barricò all’interno del negozio assieme al figlio. Per accedervi, i carabinieri dovettero richiedere l’intervento del locale distaccamento volontario dei vigili del fuoco, per scardinare la porta.  

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