Borgetto, spy cam nel bagno delle donne, caccia al “guardone”

Chissà da quanto tempo venivano spiate, le impiegate del comune di Borgetto, ignare, fino ad ieri, di venire riprese mentre utilizzavano il bagno sul logo di lavoro. E’ stata proprio una dipendente dell’ente locale ad accorgersi della presenza di un microcamera all’interno dei servizi igienici del comune. Da qui la richiesta dell’intervento dei carabinieri della compagnia di Partinico. I militari, giunti sul posto, hanno sequestrato la spy cam che l’ignoto guardone aveva montato sulla cassetta di scarico del water, con tanto di memoria in cui sono stati trovati già registrati diversi video. Adesso sono in corso le indagini per cercare di risalire a chi ha piazzato l’occhio elettronico. Evidentemente nel Comune ci deve essere un voyeur, qualcuno che per una forma di perversione sessuale, ha l’abitudine di spiare le nudità. “Siamo costernati per quanto successo – dice il sindaco di Borgetto Luigi Garofalo. Si tratta di una cosa molto grave. Ad accorgersi della telecamera installata nella toilette è stata un’addetta alle pulizie del comune.  Adesso aspettiamo l’esito delle indagini dei carabinieri, però – aggiunge –  al momento mi sento di escludere che possa essere stato un dipendente comunale a collocare l’apparecchiatura.  Conosco la serietà dei lavoratori in servizio al comune e posso escludere che possa esservi stata una mano interna. E’ vero che il bagno era utilizzato esclusivamente dalle dipendenti,  ma quel servizio non era chiuso a chiave e chiunque dall’esterno potrebbe avere avuto la possibilità di accedervi”.  Nella memoria della spy cam sono stati trovati registrati ben 12 filmati, adesso al vaglio dei carabinieri della compagnia di Partinico che hanno cominciato la caccia al “guardone”.  

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