Partinico, votato in aula il riequilibrio del bilancio, parola al Ministero

Approvato con 14 voti a favore, l’ipotesi di bilancio riequilibrato proposto al Consiglio Comunale dal Commissario Straordinario del Comune di Partinico Rosario Arena. La parola ora passa al Ministero dell’Interno che avrà 4 mesi di tempo per valutare, attraverso una commissione, la manovra finanziaria, così come previsto dalle norme per gli enti locali in dissesto economico. Il massimo consesso civico non approvava un bilancio ormai dal 2016.   Sei gli emendamenti presentati dal Consiglio Comunale, ma solo due sono stati esitati positivamente dagli uffici preposti;  uno riguarda gli interventi di adeguamento per rendere fruibile un’ala dello storico Palazzo Ram, l’altro riguarda  l’utilizzo di 20 mila euro dagli incassi della Polizia Municipale, per ogni annualità del prossimo triennio,  da destinare ad investimenti sulla viabilità. Respinti dagli uffici gli emendamenti inerenti l’apertura del canile municipale agli incentivi da destinare ai commercianti che aprono negozi nel centro storico. Secondo il capogruppo consiliare di  Diventerà Bellissima, Toti Comito: “la proposta di bilancio riequilibrato sarà stoppata dal Ministero degli Interni per l’elevato incasso previsionale di circa 2 milioni di euro che difficilmente, al prossimo 31 dicembre, potrà essere confermato”. Emiliano Puleo, che nella votazione si è astenuto parla di “politica che ha ceduto ai tecnicismi. Per dare rilancio e far ritrovare un’identità a questa comunità – dice – non basta mettere in ordine i conti e, con questa ipotesi di bilancio è stato dato l’ultimo colpo di scure ai servizi sociali del nostro ente”. Intanto, il consigliere Renzo Di Trapani del Pd ha sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale l’atto delle dimissioni contestuali per determinare la cessazione dell’organo consultivo. Secondo Di Trapani è indispensabile “per consentire la ripresa di un sano dibattito politico in vista delle prossime elezioni amministrative,  senza l’influenza del perenne conflitto che si vive all’interno dell’assemblea civica”.

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