Partinico, per la terza volta in consiglio l’esternalizzazione della casa di riposo C. Cataldo (Video)

Anche il Commissario Straordinario del comune di Partinico, Rosario Arena, così come l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Maurizio De Luca, ritiene che l’unico modo per mantenere in vita la casa di riposo Canonico Cataldo sia quello di esternalizzare il servizio.  Per la terza volta consecutiva, infatti, torna in aula un atto di indirizzo già contestato per ben due volte dal Consiglio Comunale.   «Bisogna ragionare da buon padre di famiglia in questi casi – afferma il commissario Arena – e posso assicurare che gli anziani saranno tutelati al massimo. Bisogna poi fare i conti con le finanze di questo ente che sono deficitarie. Il servizio non solo sarà assicurato ma il Comune avrà anche degli introiti». La soluzione di Arena è identica a quella varata dalla giunta che lo ha preceduto:  concessione in affidamento per tre anni dietro il corrispettivo del canone concessorio minimo di 20 mila euro annui. L’appalto verrebbe espletato mediante procedura aperta con il criterio di aggiudicazione del servizio per offerta economicamente più vantaggiosa ed eventuale progetto migliorativo che i partecipanti vorranno presentare. Si applicano le clausole di salvaguardia, per cui l’ente gestore a cui sarà data la concessione avrebbe l’obbligo di assorbire tutti e 11 i lavoratori esterni al Comune attualmente utilizzati in mansioni specifiche di cui non dispone il Comune.    Il consigliere Piero Rao, tra coloro i quali si sono sempre opposti alla privatizzazione della struttura, sostiene che : “la Casa di Riposo purtroppo è considerata un problema e non una risorsa, di conseguenza l’esternalizzazione rappresenta la via breve per rinviare ulteriormente e lasciare il cerino acceso nelle mani della prossima amministrazione».  Dopo le due bocciature in aula durante la legislatura di De Luca, il servizio viene gestito da 11 operatori di una cooperativa, affiancati da 7 dipendenti comunali.  La cucina venne soppressa così come  i due dipendenti .  Inoltre era stata data come direttiva di avviare persino la formazione di personale comunale per sostituire le sei unità di assistenti Osa che attualmente lavorano all’interno della casa di riposo.  Intanto dai consiglieri che avevano condiviso l’ipotesi dell’esternalizzazione arriva un plauso.

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