Torretta, Salvo Gambino risponde alle domande dei magistrati e si difende

Si difende davanti al Gip Antonella Consiglio , Salvatore Gambino,  il sindaco di Torretta attualmente sospeso dalle sue funzioni dalla Prefettura di Palermo. L’amministratore finito in manette nel blitz antimafia New Connection condotto dalla Squadra Mobile di Palermo e dall’Fbi che, hanno sgominato il clan mafioso di Passo di Rigano e dei loro alleati americani,  è stato interrogato per circa un’ora e mezza dal giudice per le indagini preliminari, davanti al quale, ha  provato a smentire, punto per punto, tutte le accuse che gli vengono mosse nell’ordinanza di custodia cautelare che, lo identifica come un politico nelle mani dei boss.  Salvo Gambino, accompagnato dal suo legale Alessandro Campo, avrebbe replicato a tutte le contestazioni, affermando di non avere fatto alcun favore, nessuna assunzione o nominato consulenti su indicazione di Simone Zito. Il sindaco di Torretta, ha difeso la propria attività amministrativo ed invitato gli investigatori ad ampliare le verifiche interne al comune. Sui rapporti con il figlio di Simone Zito, Calogero Christian, Gambino ha detto di conoscerlo da quando erano bambini,  che la loro frequentazione ha avuto solo una connotazione politica e che, la scelta degli assessori e del Presidente del Consiglio Comunale sarebbe stata basata sul numero dei voti ottenuti dai candidati nella consultazione elettorale. Metodo che, sarebbe stato discusso prima delle amministrative, davanti a decine di persone. Il suo avvocato, Alessandro Campo, ha fatto istanza di scarcerazione per il suo assistito. L’esito è atteso a breve. Salvo Gambino, è stato uno dei pochi che ha risposto alle domande del Gip.  La maggior parte dei 19 indagati finiti in manette, infatti, come Francesco e Tommaso Inzerillo, Rosario Gambino e Gaetano Sansone, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Come Salvo Gambino, anche Giuseppe Sansone ha risposto alle domande del Gip, asserendo la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Gli interrogatori, intanto proseguono e nel giro di poche ore si conoscerà l’esito della convalida degli arresti.

 

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