San Cipirello, tre donne alla guida del paese per i prossimi 18 mesi

E’ composta da tre donne la Commissione Straordinaria che per i prossimi 18 mesi guiderà il Comune di San Cipirello, dopo lo scioglimento delle cariche elettive, per infiltrazioni mafiose, deliberato nella tarda serata di mercoledì scorso dal Consiglio dei Ministri, su proposta del capo del Viminale Matteo Salvini. A farne parte sono : il viceprefetto Esther Mammano, il viceprefetto aggiunto Federica Nicolosi e Concetta Maria Musca, funzionaria economico-finanziaria.  In attesa che il decreto di scioglimento venga firmato dal Presidente della Repubblica, il Prefetto ha dunque sospeso gli organi in carica e nominato i commissari che già esercitano la funzione di sindaco, sia in forma collegiale che singola. Per gli atti di giunta serve la presenza di due membri. Le delibere adottate con i poteri del Consiglio comunale vengono invece approvate dall’intera commissione a maggioranza. L’accesso ispettivo a San Cipirello aveva preso il via il 20 novembre e, dopo una proroga, si era concluso il 26 marzo. La commissione, inviata dal Prefetto, per quattro mesi aveva passato al setaccio gare d’appalto, affidamenti, incarichi, concessioni edilizie e tributi. Ma anche ordinanze e determine. Ed erano stati inoltre sentiti alcuni dipendenti ed alcuni amministratori comunali. L’obiettivo dei controlli era verificare la sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso. Collegamenti che evidentemente sembra esserci stati. Ma per conoscere il contenuto della relazione bisognerà attendere qualche giorno. Al decreto di scioglimento vengono, infatti, allegate la proposta del Ministro e la relazione del prefetto. Il Consiglio dei ministri può però disporre di mantenere la riservatezza su parti della proposta o della relazione nei casi in cui lo ritenga strettamente necessario per motivi di indagine. Qualora, infatti, dovessero emergere collegamenti tra singoli amministratori e la mafia, la relazione viene inviata all’autorità giudiziaria per l’applicazione delle misure di prevenzione L’accesso ispettivo nasce, infatti, dal lavoro di indagine dei carabinieri della locale stazione, coordinati dal comando di compagnia di Monreale. Il monitoraggio “antimafia” era iniziato prima della pirotecnica campagna elettorale del 2017. Dura la reazione dell’opposizione. “Questo è l’epilogo, per nulla sorprendente ed inatteso, di due anni di gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione Geluso” – scrivono i consiglieri Antonio Crociata, Gaspare Scannaliato e Marianovella Termini. “Non condividiamo – aggiungono – la solidarietà espressa da alcuni concittadini né il vittimismo di quanti vanno contro e screditano l’operato delle Forze dell’Ordine, del Prefetto, dello Stato. Tutta la Comunità dovrebbe indignarsi solo del fatto che l’amministrazione del paese possa essere stata compromessa da ingerenze illecite. Noi, dal canto nostro, abbiamo in questi anni denunciato pubblicamente con interpellanze, quasi mai meritevoli di risposta, la mala gestio e siamo sempre disponibili ad essere sentiti dalla Magistratura per fornire informazioni su quanto è a nostra conoscenza anche in relazione agli anni passati, poiché il malcostume affonda le sue radici in momenti risalenti nel tempo”. A commentare con la stampa lo scioglimento è anche la senatrice 5 stelle Cinzia Leone, sancipirellese: «Adesso il mio paese inizierà una sorta di pulizia da tutta questa sporcizia da cui è stato circondato in questi anni». Leone nel 2017 era uno dei tre candidati a sindaco, ma un anno dopo festeggiò la sua elezione al Senato in aula consiliare accanto a Geluso e Randazzo”.

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