San Giuseppe Jato, assolta titolare centro scommesse

Non lucrò su un abbonamento Sky taroccato. Assolta la titolare di un centro scommesse che trasmetteva una partita di calcio in card sharing. If I atti risalgono al 2 maggio del 2015, quando un ispettore di Sky entrò in un locale di corso Umberto I a San Giuseppe Jato. Ad accompagnarlo c’erano i carabinieri, mentre sullo schermo della Tv c’era in visione l’incontro di serie A tra il Sassuolo e il Palermo. Dopo i controlli, alla titolare del centro scommesse venne contestata l’assenza di un abbonamento in pay per view.Per garantire la trasmissione era stato, infatti, collegato un decoder alla rete Lan Internet in comunicazione con dei server pirata. Venne sequestrato il decoder e la titolare denunciata per violazione del diritto d’autore a fini di lucro. Alla donna, assistita dall’avvocato Liborio Maurizio Costanza, venne contestato di «aver tra-smesso un servizio criptato». Rischiava così una condanna da sei mesi a tre anni di reclusione e una multa fino a 15 mila euro. Il giudice ha però assolto la titolare del centro perché il fatto non costituisce reato. Il locale, durante l’ispezione, era infatti quasi vuoto. E non sarebbero emerse scommesse direttamente riconducibili alla visione dell’incontro di calcio.

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