Partinico, il sindaco De Luca interviene su chiavi tolte ad “Osservatorio La Franca”

“Ritengo che il miglior modo di onorare la memoria di Giuseppe La Franca e di tutte le vittime di mafia sia quello di garantire rigore, trasparenza e il rispetto delle regole, soprattutto sulla gestione dei beni confiscati alla mafia”. Lo ha detto il sindaco di Partinico, Maurizio De Luca, intervenendo sulla richiesta di restituzione delle chiavi dell’immobile di via Enrico Fermi, inviata nei giorni scorsi dalla Segreteria Generale dell’ente locale al presidente dell’ ‘Osservatorio Giuseppe La Franca’ Claudio Burgio, con cui la convenzione di affidamento sarebbe scaduta nel 2015. “L’amministrazione comunale – prosegue il sindaco Maurizio De Luca – sta effettuando una ricognizione a tappeto su tutti i beni confiscati alla mafia nella disponibilità del Comune di Partinico, per verificare la presenza di convenzioni scadute, lo stato dei beni ed il loro effettivo utilizzo da parte delle associazioni titolari dell’affidamento. In applicazione del nuovo regolamento che prevede controlli più rigorosi per garantire la piena fruizione di questi beni. Il Comune pubblicherà un nuovo bando per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia ed acquisiti al patrimonio comunale”. Non la pensa allo stesso modo Claudio Burgio, figlio dell’avvocato Giuseppe La Franca e Presidente dell’Ossservatorio sviluppo e legalità. “La notifica ricevuta – diceva ieri – è un’offesa alla memoria e a chi quotidianamente si impegna per affermare i valori della legalità, ragion per cui chiedo al primo cittadino di predisporre un atto per mantenere la custodia temporanea dei locali, in attesa della pubblicazione del bando annunciato”. Claudio Burgio ha già inviato a De Luca la richiesta per un incontro formale, con l’obiettivo chiarire la situazione. Gli uffici comunali attualmente sono impegnati in una verifica complessiva di tutti i beni confiscati alla mafia ed assegnati e da questa verifica sarebbe emerso che l’Osservario “La Franca” attualmente occupa i locali senza averne alcun diritto dato che la convenzione stipulata il 23 dicembre del 2014 è scaduta il 31 dicembre del 2015. Da qui la richiesta di immediata restituzione delle chiavi, a meno chè l’amministrazione comunale non conceda un’ulteriore proroga.

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