Montelepre, caldaie non ancora accese nelle scuole, alunni in classe con plaid

Dai primi di dicembre gli alunni della scuola media e della primaria di Montelepre, entrano in classe muniti di plaid e scaldotti. Già, perché pare che le caldaie presenti nei vari plessi, che dovevano essere avviate già dallo scorso 3 dicembre, non sono ancora entrate in funzione. Ma non per problemi tecnici agli impianti, che dalle verifiche annuali sono risultate perfettamente efficienti, ma perché la ditta incaricata dall’ente locale per la loro manutenzione, ha richiesto al comune, lo scorso 11 dicembre, una nuova certificazione mai pretesa negli anni precedenti. In assenza di questo documento, la ditta, ad oggi, si è astenuta dal rimettere in funzione le caldaie. Una situazione incresciosa, sia per la Giunta guidata dal sindaco Maria Rita Crisci che, per risolvere il problema ha dovuto procedere a rescindere il contratto con la ditta e a ricorrere ad un nuovo affidamento del servizio di manutenzione, ma soprattutto per le scolaresche, ancora costrette a far lezione al freddo e al gelo. La nuova impresa dovrebbe essere operativa già da oggi, ma non è detto che gli impianti possano venire azionati celermente. I tecnici incaricati dovranno prima effettuare le proprie dovute verifiche e poi avviare l’accensione delle caldaie per alimentare le piastre di riscaldamento nelle aule e negli ambienti comuni dei vari plessi scolastici. “È assurdo e deplorevole – afferma il consigliere comunale del gruppo Diventerà Bellissima Salvo Pisciotta – che che si verifichi l’ennesimo caso che colpisce ancora una volta le nostre scolaresche. Prima i disservizi dell’Ast, poi l’asilo chiuso per un mese e adesso, l’ennesimo caso in pieno inverno. Abbiamo chiesto negli anni passati una migliore programmazione – prosegue Pisciotta – una vigilanza più efficace e un raccordo costante tra l’organo politico e tecnico al fine di evitare tali disfunzioni. Per questo motivo, come gruppo consiliare Diventerà Bellissima, di comune veduta con i consiglieri Giansalvo Purpura e Marcella Martorana, abbiamo presentato una interrogazione. Pisciotta, insieme ai colleghi Maria Cannavò, Simona Di Noto e Giacoma Gaglio, nel documento, chiedono di conoscere le motivazioni che hanno determinato il ritardo e le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale per affrontare il problema che, a quanto riferito dal sindaco Maria Rita Crisci, sarebbe ormai in via di risoluzione.

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