Partinico. Negata autorizzazione per l’area pedonale Via Crispi, commercianti indignati

I commercianti di via Francesco Crispi a Partinico esprimono tutto il loro rammarico per l’autorizzazione negata dal comune, per la temporanea chiusura della strada per organizzare attività ricreative.

In un documento inviato agli organi di stampa, gli esercenti raccontano dal loro punto di vista, come sono andati i fatti che hanno portato al diniego.

“Lo scorso 23 aprile – scrivono – avevamo chiesto all’amministrazione comunale, nella persona del Commissario Straordinario Maurizio Agnese, le autorizzazioni per la chiusura temporanea della via Crispi al fine di arredarla con fioriere, vele e giochi per bambini per la realizzazione di eventi da tenersi durante il periodo estivo, tutto esclusivamente a spese dei commercianti senza alcun onere a carico del comune.

Dopo diversi incontro che si sono svolti, il 2 maggio, l’otto giugno e il 13 giugno- scrivono ancora – lo scorso 19 giugno gli uffici competenti hanno fatto pervenire il rigetto della richiesta.

“Le autorizzazioni – scrivono ancora i commercianti – sono state chieste agli uffici competenti in base alle prescrizioni imposte dai Vigili del fuoco del distaccamento di Partinico e della Polizia municipale nella conferenza di servizi del 26 ottobre 2017, pertanto non si comprendono quali siano le reali motivazioni del diniego.

Precisiamo inoltre che nei 2 anni precedenti, malgrado le varie difficolta’, le
autorizzazioni sono state concesse. In un periodo non florido per l’economia del paese, l’avere portato, con iniziativa privata, la gente non solo di Partinico, ma anche dei paesi limitrofi a passeggiare e fare shopping per una delle vie più storiche del paese e’ una occasione da ripetere per rilanciare il paese.

I commercianti – conclude la nota – esprimono indignazione per questo comportamento ostile da parte dell’amministrazione. E’ vergognoso che in tutti i paesi civili esistano aree pedonali fruibili ai cittadini e a Partinico non è possibile creare un luogo di aggregazione per l’ostruzionismo di pochi.”

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