Ato Palermo 1, dichiarata fallita la Servizi Comunali Integrati: preoccupazione fra i lavoratori

Dichiarata fallita la Servizi Comunali Integrati, la società che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in 12 comuni compresi fra Isola delle Femmine e Balestrate, ovvero nei paesi dell’Ato Palermo 1. L’udienza si è svolta lo scorso 18 aprile e ieri è stata notificata la sentenza. La questione riguarda un vecchio contenzioso tra Ato ed Amia, l’ex municipalizzata di Palermo che gestiva il servizio dei rifiuti nel capoluogo.

La notizia del fallimento era nell’aria da tempo: l’azienda infatti sommersa dai debiti e con enormi difficoltà a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti, era già in procedura di liquidazione da diversi anni. Adesso la fine della società è concreta.

Da capire adesso quali saranno le immediate conseguenze soprattutto per i cantieri di Partinico e Capaci. Già da tempo infatti si sono distaccati dall’Ato i comuni di Isola delle Femmine, Montelepre, Giardinello, Balestrate e Trappeto che hanno affidato la gestione dei rifiuti all’Agesp ed entro il 31 maggio gli operai in servizio nei rispettivi cantieri verranno distaccati alla società per 7 anni. Non dovrebbero esserci problemi per Cinisi e Terrasini dove il servizio è stato già aggiudicato anche se provvisoriamente. Borgetto per i prossimi sei mesi si invece affidata alla ditta Mirto, a Torretta dal primo giugno subentrerà l’Ecoburgus.

Nulla di fatto invece al momento per Partinico e Capaci ma il commissario straordinario Natale Tubiolo assicura: “mi adopererò affinchè gli operai non perdano nemmeno un giorno di lavoro”. Intanto da ieri gli operatori ecologici di Partinico incrociano le braccia perché non percepiscono lo stipendio da due mesi.

In generale adesso, dipendenti dovrebbero passare sotto il controllo della SRR Area Metropolitana di Palermo, la nuova società di regolamentazione rifiuti che opera a livello provinciale. Molti lavoratori avrebbero già firmato il contratto e sono transitati al nuovo soggetto, altri invece sono rimasti contrattualizzati con l’Ato fino all’ultimo giorno.

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