Furti, droga e incendi: fermata una banda che operava tra Castellammare e Carini

Un blitz antidroga scaturito dopo un attentato incendiario nei confronti di un presunto spacciatore ad Alcamo. 11 arrestati e cinque indagati a piede libero.

Un’indagine avviata dal commissariato di Polizia che permesso di scoprire l’esistenza di un gruppo, capeggiato dal pregiudicato mafioso Salvatore Regina e che contava sulla collaborazione della moglie Anna Maria Virgadamo, del figlio Gaetano Regina e del cognato Antonino Virgadamo. Secondo la polizia si occupavano dello spaccio di marijuana ad Alcamo, Castellammare e altri paesi del trapanese.

Oltre ai numerosi episodi legati alla droga accertati dagli investigatori, nell’operazione denominata “Regina di Cuori” sono stati scoperti anche altri episodi organizzati con tre pericolosi pregiudicati rumeni: un’estorsione aggravata nei confronti di un pregiudicato di Castellammare, per costringerlo a pagare un debito contratto per degli acquisti di stupefacente; il tentato incendio ad una scuderia di cavalli di proprietà di un imprenditore partinicese Giuseppe Speciale, sventato dai poliziotti che ha bloccato sul fatto gli indagati.

Grazie alle intercettazioni ambientali, telefoniche e video sono stati constatati, un tentato furto in una abitazione a Marsala, le fasi organizzative di numerosi furti che la banda voleva consumare in alcune villette a Carini e l’organizzazione di un attentanto incendiario di due autovetture riconducibili ad un militare della Guardia di Finanza ormai in quiescenza.

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