Borgetto, tasse a tariffe al massimo dopo la dichiarazione di dissesto del comune

Tasse al massimo nei limiti consentiti dalla legge. E’ la prima immediata conseguenza dopo la dichiarazione di dissesto finanziario approvata dalla Commissione straordinaria di Borgetto.

Lo prevede il Tuel, il Testo unico degli enti locali, che specifica, che entro 30 giorni dall’approvazione del dissesto, il comune deve applicare per cinque anni le tasse locali al massimo consentito e darne notizia tempestivamente al Ministero dell’Interno. Tasse che non potranno essere diminuite durante questo arco temporale per risanare le disastrate casse del municipio.

Le variazioni riguardano per esempio l’addizionale Irpef, i costi di costruzione, la Tasi e l’Imu dove applicabile, le tariffe cimiteriali, l’imposta sulla pubblicità, le tariffe per l’accesso agli del municipio e la Cosap, ovvero il canone di occupazione del suolo pubblico, che comprende anche i passi carrabili.

Discorso a parte invece per la Tari, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti. In questo caso viene applicato un tributo che andrà a coprire integralmente i costi del servizio, così come avviene anche nei altri comuni. Il servizio costa attualmente 1 milione e 300 mila euro l’anno.

Per razionalizzare le spese inoltre sarà affidato in concessione ai privati l’impianto sportivo di Contrada San Carlo, con un contributo che copra almeno il 50% delle spese, quantificate in quasi 5.000 euro all’anno tra energia elettrica, acqua e manutenzione.

Scelte obbligate per la Commissione straordinaria che guida il comune dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. I funzionari prefettizi avevano dichiarato il dissesto all’inizio di marzo, trovandosi nella condizione di non riuscire più a gestire l’ente locale a causa della grave crisi finanziaria che ha portato il municipio al baratro economico. Le cause che hanno portato al dissesto, sarebbero stati i pesanti debiti che gravano sul comune e la scarsissima riscossione dei tributi negli anni passati.

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