Trionfa il M5S in Sicilia, eletti il partinicese Mollame e l’alcamese Lombardo

L’imprenditore partinicese Francesco Mollame stacca il biglietto per il Senato della Repubblica. Candidato all’uninominale con il Movimento 5 Stelle è risultato il più votato in assoluto nel collegio che comprende i territori della zona di Marsala, Alcamo e Partinico. Ingegnere di 56 anni, con una breve parentesi nel Mpa e in una lista civica a Partinico, da qualche anno Mollame si era schierato con i Cinquestelle. Si attendono solo i risultati definiti, ma la sua è quasi una elezione certa al Senato. Nella sola Partinico, i cinquestelle ottengono circa 6000 voti, quasi la metà degli elettori che si sono recati alle urne. Forza Italia che sempre a Partinico raccoglie intorno ai 4000 voti esprime soddisfazione e dichiara attraverso il suo coordinatore cittadino Vito D’Amico di lavorare da subito per una coalizione di centrodestra per il governo della città alle amministrative di primavera.

Nell’uninominale alla Camera, nel collegio di Monreale che comprende pure la zona del partinicese e del carinese, la spunta anche il grillino Giuseppe Mongiovì.

Ad Alcamo, da tempo roccaforte dei cinquestelle, viene eletto l’avvocato Antonio Lombardo candidato nel collegio plurinominale della Camera. 35 anni, attivista della prima ora è molto vicino al sindaco Domenico Surdi. Nella città considerata più grillina d’Italia si completa così il puzzle dei cinquestelle che oltre ad essere all’amministrazione della cittadina trapanese, sono rappresentati anche all’Ars con la deputata alcamese Valentina Palmeri, nel parlamento europeo con Ignazio Corrao e adesso anche alla Camera con l’elezione di Antonio Lombardo. Da rilevare però che rispetto alle precedenti consultazioni, i grillini perderebbero in città circa 2000 voti.

All’uninominale alla Camera nel collegio di Marsala, che comprende la anche Alcamo e Castellammare del Golfo, si è piazzata al primo posto la testimone di giustizia Piera Aiello sempre del Movimento 5 Stelle.

Non ce la fa invece la carinese Claudia Mannino, ambientalista, per 5 anni deputata alla Camera, uscita dai cinquestelle e candidata con i Verdi. La lista “Insieme” collocata nel centrosinistra sembra ben lontana dal 3% necessario per far scattare il seggio. Incerta invece l’elezione del carinese Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd, al secondo posto della lista dei democratici, dopo Maria Elena Boschi. Sembra esclusa inoltre la rielezione del capacense Erasmo Palazzotto, candidato con Liberi e Uguali, lista di sinistra che con difficoltà ha raggiunto il 3%.

I grillini spopolano praticamente ovunque in Sicilia. A livello regionale infatti i cinquestelle sfiorano il 50% diventando il primo partito e superando perfino l’intero centrodestra che invece ha raccolto più voti nel resto d’Italia. Anche se non ci sono ancora i dati definitivi, i cinquestelle vincerebbero in tutti i collegi eleggendo 28 fra deputati e senatori all’uninominale, zero invece agli altri partiti. 17 anni fa era stato il centrodestra di Berlusconi ad ottenere un risultato simile, quello del 61 a zero. E nonostante la recente vittoria alle regionali, il centrodestra deve accontentarsi del 33% mentre per il centrosinistra il risultato è disastroso: solo il 12%. Il Pd rappresentato in Sicilia da Davide Faraone e adesso anche da Leoluca Orlando porta a casa un flop pesantissimo. Un siciliano su due ha votato cinquestelle lanciando un chiaro segnale alla “vecchia” politica.

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