Cinisi, scoperta una cappella gentilizia abusiva, dovrà essere demolita

di Enrico Calagna

L’abusivismo edilizio non risparmia nemmeno il cimitero comunale di Cinisi. La Polizia Municipale, ha apposto i sigilli ad una cappella gentilizia edificata, circa 60 anni fa, all’interno della necropoli cittadina e l’ente locale ne ha ordinato la demolizione entro 90 giorni. Per le concessionarie della struttura, tre donne del luogo, è scattata la denuncia a piede libero per abusivismo edilizio ed una sanzione pecuniaria di 516 euro. La cappella, che ha una superficie di circa 10 metri quadri, sarebbe stata realizzata senza i permessi e le autorizzazioni previste dalla legge. L’illecito sarebbe emerso a seguito di alcune liti avvenute tra gli eredi che, rivendicavano diritti alla sepoltura all’interno del piccolo tempio familiare. I contenziosi sorti tra loro, anche a suon di carta bollata, avrebbero indotto l’ufficio Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Cinisi a scoperchiare il vaso di Pandora. Gli accertamenti eseguiti dal capo settore Vincenzo Evola, che ha firmato l’ordinanza di demolizione, ha portato a verificare la totale inesistenza degli adempimenti previsti dalle norme vigenti all’epoca, molte delle quali ancora attuali, per la costruzione dell’opera. La cappella gentilizia, peraltro, sarebbe stata realizzata su un’area di valore storico ed architettonica e sottoposta a vincoli aeroportuali e sismici. Il provvedimento di sequestro emanato dal Comune ed eseguito dai caschi bianchi, è stato inviato alla Procura della Repubblica di Palermo.

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