Giardinello. Si dimette in massa l’opposizione: “dal sindaco accuse gravissime in Commissione Antimafia”

“Non ci sono i presupposti morali e civili per poter continuare”. Esordiscono così i consiglieri comunali di minoranza di Giardinello che ieri, a sorpresa, hanno rassegnato le loro dimissioni abbandonando l’aula. I tre esponenti del gruppo “Giardinello Bene Comune”, l’ex sindaco Salvatore Polizzi, Vincenzo Geluso e Gaspare Caruso, affidano ad un comunicato la loro decisione. “Con profondo rammarico prendiamo atto dell’impossibilità di proseguire efficacemente il nostro lavoro di consiglieri”.

Una decisione clamorosa che scaturisce a seguito dell’audizione del sindaco Antonio De Luca convocato lo scorso 26 luglio a Roma dalla Commissione Parlamentare Antimafia per fare il punto della situazione dopo lo scioglimento dell’ente locale. L’opposizione contesta, in particolare, le dichiarazioni del primo cittadino che avrebbe gettato ombre sugli amministratori del passato davanti ai componenti dell’organo parlamentare.

“A nostro modesto avviso – si legge nel documento della minoranza – lo scopo dell’audizione doveva essere quello di rilanciare l’immagine del nostro paese, cosa che è stata vanificata dalle allusioni del sindaco De Luca. […] Il gruppo di minoranza è venuto a conoscenza tramite l’albo pretorio e tramite il video pubblicato sul sito internet della Camera dei deputati, ed è rimasto sbalordito nell’ascoltare le accuse rivolte alla precedente amministrazione. A questo proposito – prosegue la minoranza- invitiamo i cittadini a leggere la sentenze del Consiglio di Stato che ha decretato lo scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa e la sentenza emessa dal tribunale di Palermo in merito alle dichiarazioni di incandidabilità di alcuni ex amministratori. Questi gli atti ufficiali che tracciano una linea netta sulle vicende in merito. […]
Il gruppo di minoranza era convinto di far parte di una nuova classe politica dotata di spirito di servizio, collaborazione, buon senso, giustizia sociale, dove si sconosce l’odio verso l’avversario politico. […] La politica che in questo momento si porta avanti a Giardinello purtroppo non ha niente a che dividere con la vera politica intesa come servizio al cittadino.”

Nella lettera di dimissioni, l’opposizione punta il dito anche contro la presidente del consiglio Caterina Sapienza, accusata di non aver convocato, un consiglio comunale straordinario e urgente sulle affermazioni del sindaco davanti alla presidente della commissione antimafia Rosi Bindi. “Ci saremmo aspettati che Lei, avesse accettato la nostra richiesta, proprio per verificare la veridicità delle accuse gravissime fatte nei confronti di un consigliere seppur di minoranza e nello stesso tempo per tutelare il consiglio comunale nella sua interezza, ma lei ha deciso diversamente con molta superficialità, ci auguriamo dovuta alla sua inesperienza, ma nostro malgrado, non giustificabile.” […]
Pertanto prendendo atto delle accuse infondate e delle allusioni gratuite del sindaco, che nulla ha detto sulle prospettive future per superarle e andare ben oltre e della superficialità con la quale i consiglieri e la Presidente non hanno ritenuto opportuno anticipare la discussione dell’argomento in aula, rassegniamo le nostre dimissioni da consiglieri.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture