Alcamo invasa dalla puzza, c’è attesa per i risultati dell’Arpa. Aperta un’inchiesta

La Procura di Trapani ha avviato un’indagine sul rogo, per cercare di stabilire le cause delle fiamme che hanno distrutto l’impianto per la raccolta differenziata della ditta D’Angelo ad Alcamo.

“L’Arpa non ha ancora fornito i dati, ma dalle analisi dell’aria effettuati dai vigili del fuoco, con le loro strumentazioni, la qualità dell’aria rientra nei parametri di sicurezza”, dice il sindaco Domenico Surdi. Il problema, come sottolinea lo stesso sindaco, è quello di “stabilire la quantità di diossina che si è depositata nel suolo e quella che si depositerà con le piogge”.

Nel comune del trapanese, la preoccupazione fra i cittadini è altissima. Sono tante le persone che accusano mal di gola e problemi alle vie respiratorie. Ieri sera e stamattina era ancora forte la puzza di plastica bruciata. Il sindaco Surdi ieri ha invitato i cittadini a limitare al massimo gli spostamenti, di non stare all’aria aperta e non consumare prodotti agricoli coltivati nella zona, in attesa che si conoscano i primi risultati sulla qualità dell’aria che dovrebbero essere forniti dall’Arpa entro stasera.
I danni ambientali sono ancora da quantificare. Un primo effetto potrebbe essere il blocco della differenziata nei vari comuni che prima portavano i loro rifiuti nella piattaforma di Alcamo.
Si teme la contaminazione da diossina. Per precauzione già alcune aziende agricole invitano a non acquistare i loro prodotti. Lo ha fatto Sicily, azienda che coltiva in biologico. “Mai avremmo pensato di invitarvi a non consumare i nostri prodotti locali, mai avremmo voluto vedervi abbandonare le vostre case , mai avremmo voluto vedervi girare con le mascherine come nella peggior metropoli” si legge in un post pubblicato su Facebook.
Questa mattina siamo aperti con la bandiera a mezz’asta, con il cuore piccolo come una nocciolina. Non faremo raccolto e abbiamo già chiesto disponibilità di frutta e verdura ai produttori bio distanti da noi, a breve saremo in grado di offrirvi produzioni bio siciliana ma non alcamese.”

Sulla vicenda interviene l’assessore alla salute Baldo Gucciardi. “Spero che di disastro ambientale non si tratti. Stiamo seguendo passo passo l’evoluzione delle situazione ad Alcamo, nelle prossime ore avrò un quadro più preciso anche per individuare quali rimedi attuare tempestivamente per quanto riguarda le mie competenze. Da ieri Prefettura, Arpa, protezione civile e Comune sono attivi per circoscrivere questo disastro – ha detto – che ci ha preoccupati e ci preoccupa”.

In soli tre mesi sono quattro le strutture destinate alla raccolta differenziata andate distrutte da incendi. E due chiuse improvvisamente. Una circostanza su cui alla Regione ora si vuol vedere chiaro. Ne scrive oggi il Giornale di Sicilia.
I precedenti si sono avuti a Grammichele, Baucina, Messina,

“Temiamo che dietro gli ultimi fatti possano esserci interessi della criminalità per far scoppiare l’emergenza”, dice l’assessore regionale Vania Contrafatto.
“Ora che stiamo risolvendo il problema della differenziata, stanno accadendo cose strane.” afferma ancora l’assessore.

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