Terrasini. Rimosso dal sindaco il capo dell’ufficio urbanistica e turismo

L’accusa è di omissione e riguarda tre fatti diversi. Nel primo caso, l’ufficio procedimenti disciplinari gli ha già comminato un mese di sospensione. Per altri due, gli accertamenti interni sono ancora in corso. Ma, per il sindaco Giosuè Maniaci gli elementi sono sufficienti a rimuovere il capo dell’ufficio Urbanistica e del Turismo Girolamo Aldo Carano.

Questo terremoto, però, sembra destinato a finire nelle aule del tribunale come annuncia Francesco Menallo, legale dell’ex capo area. La scorsa settimana, Maniaci ha formalizzato la decisione con una determina che racconta i tutti i motivi della scelta. I fatti “sono sintomatici di una condotta gestionale non conforme ai principi di efficienza, efficacia, economicità e responsabilità” scrive il sindaco che considera “non più tollerabile” il permanere del funzionario al vertice di alcuni dei settori più importanti dell’Ente. Da qui la sostituzione con Francesco Bua, “contrattista”, inquadrato nella categoria “C”, da diversi anni braccio destro dello stesso Carano.

Nero su bianco, la determina snocciola la sanzione disciplinare inflitta e gli addebiti per i quali si aspetta il giudizio del segretario comunale Cristoforo Ricupati. Il primo capo di accusa è lo smaltimento dei rifiuti cimiteriali. Per la vicenda di alcuni resti di bara abbandonati sono finiti a giudizio dell’Ufficio disciplinare diversi dipendenti. Fra questi c’è Carano sospeso dal servizio senza stipendio per un mese. Il sindaco gli contesta pure di essere rientrato in servizio nonostante fosse obbligato a rimanere a casa.

Una seconda imputazione ruota attorno al ritardo sul rilascio di certificazioni che ha causato una diffida da parte dell’autorità giudiziaria. Un terzo elemento, invece, è legato a “condotte omissive” sugli adempimenti previsti dell’art. 31 della Legge 380/2001. Si tratta, in sostanza, del destino di diversi immobili abusivi già acquisiti al patrimonio comunale. Aldo Carano non avrebbe predisposto in tempo utile gli atti per il consiglio comunale che deve decidere il da farsi.

“E’ un atto d’inciviltà giuridica – dice senza mezze misure l’avvocato Francesco Menallo che promette denunce – chiederemo ai magistrati di valutare se sussistono profili di un abuso per questioni di forma e sostanza”. “Per quanto riguarda la questione dei rifiuti cimiteriali – afferma – ci siamo appellati al Giudice del Lavoro e aspettiamo la decisione”. “Gli atti sugli immobili sono stati mandati più volte al consiglio comunale”. “Per il resto – continua – è stato emesso un provvedimento senza che le accuse siano state ancora valutate. (*ri.sa.*)


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