Partinico. Lo sportello “Diana” aiuterà la 28enne costretta a prostituirsi dal suo compagno

In cella nel carcere dei Pagliarelli di Palermo, comparirà oggi davanti al giudice per essere interrogato, il 51enne, arrestato  lo scorso martedì mattina dai carabinieri della compagnia di Partinico per avere ridotto in schiavitù e costretta a prostituirsi ( anche con più uomini contemporaneamente) per sei lunghi anni, la   compagna ,con la quale nel 2010 aveva fatto la classica “fuitina”, allora, per amore. La ragazza , 28enne,  ridotta ad un mero “oggetto” nelle mani del suo compagno- padrone, che decideva  di ogni momento della sua vita, massacrandola di botte e segregandola in casa per offrirla  ai “clienti” soprattutto anziani e pensionati ,che richiedevano le sue prestazioni sessuali, è affetta da minorazione psichica. Una storia agghiacciante, venuta alla ribalta della cronaca nazionale , che  ha fatto inorridire  l’opinione pubblica e sulla quale iniziano a pervenire le prime offerte gratuite di sostegno legale  e psicologico per la malcapitata vittima.  Lo sportello Antiviolenza “Diana” dell’associazione Cotulevi (contro tutte le violenze) di Partinico, con sede nei locali parrocchiali di via Cavour  messi a disposizione dall’arciprete monsignor Salvatore Salvia , con la sua referente responsabile , l’avvocato Francesca Salvia (nella foto), nel ringraziare  i carabinieri e la magistratura  per l’esito della delicata e articolata indagine, si è reso disponibile ad  accompagnare gratuitamente  la vittima in tutto il suo percorso legale e psicologico.  Una equipe di esperti  dello sportello: psicologi ,assistenti sociali, mediatori culturali e avvocati , tra cui la stessa referente, infatti  , non hanno esitato a voler dare il loro sostegno alla giovane vittima ,offrendole le loro competenze professionali  specifiche. Lo sportello, voluto fortemente dall’avvocato Francesca Salvia è operativo dal 10 novembre del 2015, quando a  firmare il protocollo di partenariato  sono stati oltre il legale e l’arciprete anche ben quattro magistrati: Ignazio De Francisi ( procuratore generale presso la corte di appello di Bologna),Mirella Agliastro sostituto procuratore generale di Palermo, Luciana Razzete ( presidente del tribunale civile di Agrigento) e Marcella Ferrara della II sezione penale del tribunale di Palermo. A dirigere lo sportello, come detto, è l’avvocato Salvia, componente del comitato delle Pari Opportunità presso la Corte di Appello del capoluogo ed esperta in diritto minorile con nomina del tribunale di minori di Palermo. La stessa da 25 anni è fortemente impegnata nella tutela dei diritti dei minori e delle fasce deboli,spesso vittime di ogni genere di violenze come nel caso specifico. Secondo le accuse la 28enne sarebbe stata costretta dal suo aguzzino con minacce e violenze a prostituirsi nei Comuni di Partinico,Terrasini e Cinisi, in cambio di  20 euro o di cibo. E ogni volta che si sarebbe opposta ad avere rapporti sessuali, sarebbe stata selvaggiamente picchiata. La ragazza alla fine  si è ribellata e accompagnata dal padre ha raccontato ai carabinieri  la terribile storia. Da lì l’avvio delle indagini che  hanno portato  all’arresto del mostro

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