Partinico. Furto di energia elettrica, denunciate due cognate

Pericoloso oltre che il fraudolento, il sistema escogitato da due  cognate per rubare  la luce elettrica e alimentare  a scrocco  i rispettivi appartamenti ricadenti in due distinti lotti  degli alloggi popolari di via Ungaretti a Partinico. Entrambe le donne, già con precedenti per furto aggravato  di energia elettrica  sono state denunciate dagli agenti del commissariato di polizia partinicese (che  hanno scoperto la frode), nell’ambito di un mirato controllo effettuato proprio in questi alloggi, finalizzato soprattutto  ad arginare e reprime il dilagante fenomeno dei furti di energia elettrica e i reati predatori in genere.  I poliziotti  nel corso dell’attività hanno scoperto  che dalla veranda dell’abitazione al secondo piano  di una delle due cognate, fuoriusciva un filo volante che attraversando pericolosamente dall’alto la strada  si collegava alla rete pubblica, andando poi a finire direttamente nell’appartamento della parente (nel lotto accanto) entrando  dalla  finestra del bagno, dove tramite  una presa elettrica,  a cui il cavo si allacciava, veniva  approvvigionata abusivamente di luce l’intera casa a distanza. Nel corso della verifica  operata con il supporto dei tecnici dell’Enel, intervenuti su richiesta degli stessi agenti , è stato accertato che il contatore elettronico intestato ad una 46enne era disattivato da tempo. Tutto è  partito da  un controllo della polizia negli scantinati degli alloggi popolari di via Ungaretti, per verificare eventuali prelievi abusivi di energia elettrica.  Ma alle verifiche non è stata riscontrata nessuna anomalia. Quindi, gli agenti hanno esteso  il controllo all’interno di alcune abitazioni ed hanno accertato  che nell’appartamento dell’altra cognata, una 59enne, che si riforniva  anche lei abusivamente di energia elettrica grazie al fraudolento sistema escogitato dalla parente, la luce arrivava  in tutta l’abitazione. Ancora da quantificare il danno economico arrecato alla società erogatrice. I cavi sono stati sequestrati e l’area è stata messa in sicurezza

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