Impianto rifiuti a Terrasini, la Regione avvia ispezione sulle autorizzazioni

Riflettori puntati a Terrasini sulla realizzazione del centro di compostaggio e stoccaggio rifiuti non pericolosi. Dopo le indagini che hanno coinvolto i dipendenti del dipartimento che si occupano di certificazioni, il dirigente regionale Marco Pirillo avvia una ispezione. Al vaglio anche le certificazioni sull’impianto che dovrebbe sorgere in contrada Paterna, molto contestato nelle ultime settimane da cittadini, ambientalisti e parte della politica locale.
Gli accertamenti sono scattati dopo l’indagine della Procura di Catania sullo smaltimento illecito di rifiuti. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ingegnere Mauro Verace, che fra le altre cose, è stato il Presidente della Conferenza di Servizi, che recentemente stava decidendo a Palermo, il via libera sulla realizzazione dell’impianto di Terrasini. L’indagine catanese non riguarda direttamente il progetto di contrada Paterna, ma adesso la Regione vuole vederci chiaro perchè ad essere contestati, negli ultimi giorni, sono stati i procedimenti amministrativi.
Il Wwf si è opposto all’autorizzazione dell’impianto perché insiste in una riserva naturale. Stesso discorso per il Movimento 5 stelle: “Nelle conferenze di servizio – spiega la consigliera Eva Deak- organizzate dall’ufficio della Regione adesso coinvolto nelle indagini, abbiamo contestato i provvedimenti di via libera all’impianto rilasciati dal Comune di Terrasini e dalla Regione, ricevendo in cambio risposte vaghe e a nostro avviso non corrette chiediamo chiarezza e trasparenza”.

Intanto alla Regione il clima è molto teso fra l’assessore ai rifiuti Vania Contrafatto e il dirigente dello stesso dipartimento Marco Pirillo. La Contrafatto ha mandato una nota a Pirillo: “Nonostante i reiterati solleciti dallo scorso agosto senza mai alcuni risposta, torno a chiedere conto delle autorizzazioni rilasciate”. I due ormai non si parlano quasi. Pirillo chiederà un chiarimento con il governatore Rosario Crcoetta ed è pronto a lasciare l’incarico se non “avrà la necessaria fiducia”. Ma anche la Contrafatto chiederà una verifica con Crocetta. Il caso rifiuti sta esplodendo.

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