Partinico. Sessantuno anni fa lo “Sciopero alla Rovescia”

Fu uno dei momenti più importanti nella storia di Partinico, la lotta per il lavoro e per il miglioramento della qualità della vita dei disoccupati, dei lavoratori e dei cittadini . Sessantuno anni fa, lo sciopero alla rovescia guidato dal sociologo Danilo Dolci e dal segretario della locale Camera del Lavoro Turiddu Termine. Seguirono arresti e un processo che ebbe una risonanza nazionale tale da far scattare una solidarietà della stampa e di importanti uomini di cultura. Gli imputati furono difesi dagli avvocati: Nino Sorgi, Antonio Varvaro e Piero Calamandrei. L’arringa difensiva di quel processo è rimasta nella storia. Lo scorso anno in occasione del sessantesimo anniversario dello Sciopero alla Rovescia CGIL, UIL, Osservatorio “Giuseppe La Franca” e i figli di Danilo Dolci avevano organizzato un momento di memoria e riflessione ospitato dall’Istituto comprensivo Ninnì Cassarà, dove sul prospetto esterno dell’edificio fu collocata una targa in ricordo del sessantesimo anniversario dello sciopero alla rovescia. Simbolica la scelta del luogo, infatti proprio da lì iniziava Trezzera Vecchia. Oggi la CGIL di Partinico, con un comunicato stampa a firma di Pino Gagliano, rivolge il suo pensiero agli uomini che hanno partecipato a quella importante manifestazione a cominciare da Danilo Dolci e Turiddu Termine; e a chi fu arrestato e condannato come Francesco Abbate, Domenico Macaluso, Ignazio Speciale, Carlo Zanini, Nino Cinquemani. Un grazie –si legge ancora nella nota della CGIL- pure a chi ha partecipato allo Sciopero alla Rovescia ed è ancora tra di noi Alberto Lo Iacono e Gaetano Ferrante. «Questi uomini –conclude la CGIL- sono per noi un esempio da seguire e da imitare, nella nostra lotta di oggi come allora per il lavoro e il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini di Partinico e del comprensorio

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