La Sis assicura che completerà i lavori, ma chiede ad Rfi 100 milioni di euro

Marcia indietro della Sis sullo stop ai lavori per il passante ferroviario e il conseguente licenziamento di 250 operai.

La società che sta eseguendo i lavori avrebbe messo per iscritto alla Rfi che le loro dichiarazioni rilasciate ai sindacati siano state fraintese. Però avrebbero ribadito di avere oneri finanziari crescenti, chiedendo pertanto circa 100 milioni di euro. Richiesta negata dalla Rfi sulla base delle normative vigenti.

“Fino a luglio era tutto regolare – spiega Filippo Palazzo, responsabile della progettazione – Poi un improvviso e inspiegabile rallentamento ha fatto accumulare questo ritardo. Ancora più inspiegabile perchè alla fase finale dei lavori”.

Un rallentamento subito segnalato da Italferr società di Ferrovie che si occupa dell’alta sorveglianza degli appalti: “La Sis non è in crisi finanziaria – dicono – e non ci sono problemi di erogazione di fondi, solo normali sofferenze su un lavoro complesso che la solida impresa può facilmente affrontare”. L’azienda è stata avvertita e diffidata su precisa volontà del ministero Infrastrutture, Regione Sicilia e Comune di Palermo che, in caso di una battuta di arresto, sarebbero pronti a costituirsi parte civile.

Al momento l’opera è completa al 72%. Al 96% per cento la tratta. Da Notarbartolo a Roccella c’è il grosso problema della galleria Imera allagata. E poi c’è il problema dell’iter burocratico: cambio di destinazione d’uso, nuove autorizzazioni di impatto ambientale che per Rfi non servono ma che la Regione valuta ancora se chiedere. E poi i lavori di scavo fino a 50 metri di profondità per completare dall’alto la galleria. Dall’altro versante, tratta C La Malfa-Carini, i lavori sono completi all’86 per cento. Nella tratta B c’è il problema dei lavori fra Notarbartolo e San Lorenzo che bloccano i treni per Punta Rasi. Si dovevano ultimare a dicembre ma saranno pronti a giugno 2017.

“Considerato il pregiudizio già arrecato alla città per la ritardata esecuzione delle opere, nonché quello ancora più grave che deriverebbe dal mancato completamento – rincara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, reduce da un incontro con Rfi – l’Amministrazione comunale farà valere le proprie ragioni a tutela dei diritti dei cittadini”. Giovedì prossimo, invece, tutte le parti della vicenda sono state convocate dal Prefetto Antonella De Miro. Le sigle sindacali in virtù del vertice di Villa Whitaker, hanno deciso di revocare lo sciopero dei lavoratori previsto per venerdì prossimo. Il 16 novembre, infine, torneranno in Sicilia il premier Matteo Renzi e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per fare un tour “sui cantieri aperti in Sicilia”.

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