A Castellammare del Golfo la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”

Castellammare del Golfo celebra lunedì la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. In programma laboratori e testimonianze nelle scuole e nel campo comune del cimitero in memoria di tutti gli immigrati vittime di naufragi momento conclusivo del cammino di “Effatà” a cura dell’associazione Nottedoro. L’iniziativa è dell’amministrazione comunale in ricordo delle vittime dei naufragi di Lampedusa e del Canale di Sicilia del 3 e 12 ottobre 2013. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto per l’occasione al sindaco Nicolò Coppola invitandolo a «proseguire sulla strada della solidarietà e della ricerca di soluzioni razionali e coordinate agli enormi problemi messi in luce dalle migrazioni». Dopo il laboratorio di disegno e scrittura all’istituto comprensivo Pitrè e la testimonianza di un ospite dello Sprar di Castellammare del Golfo, alle ore 11,30 al cimitero comunale, è prevista la consegna alle autorità del materiale realizzato nel laboratorio scolastico e raccolto nelle 4 tappe del progetto “Effatà”, il racconto di Yousif Latif Jaralla, alcune letture a cura del circolo Metropolis e la deposizione del “Bocciolo”, opera dell’artista Giuseppe Agnello, nel campo dedicato alla memoria di tutti gli immigrati vittime di naufragi. Nel pomeriggio, alle ore 18, al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno – “Raccontare Lampedusa” a cura del circolo Metropolis. Una scrittrice, un medico e un volontario si confrontano sull’emergenza dei migranti e sull’isola che li accoglie. Con: Evelina Santangelo, Linda Pasta, Leonardo Antonio Mesa Suero. Introducono: Gabriella Filippazzo e Paolo Arena. Effatà, “apriti” in aramaico, è un progetto che prevede quattro tappe, l’ultima proprio al cimitero di Castellammare del Golfo, che hanno visto protagonisti tre richiedenti asilo con storie emblematiche di migrazione alle spalle e tre personaggi pubblici (Luigi Lo Cascio, Roy Paci, Roberto Lipari e Leoluca Orlando) in cammino fra Sprar, centri d’accoglienza e luoghi di sbarco della Sicilia, per condividere storie passate e presenti, emozioni e pensieri. Ogni tappa viene filmata e darà vita a un documentario diretto da Antonio Macaluso e Martino Lo Cascio (ideatore di Effatà).

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